APPENDICE
Risorse utili
Per una buona infarinatura generale, è bene iniziare da questi libri italiani:
AA.VV., Open Sources: Voci dalla rivoluzione
open source, Apogeo, 1999, euro 14,46
(disponbile anche online: http://www.apogeonline.com/libri/00545/scheda)
Mariella Berra e Angelo Raffaele Meo, Informatica Solidale: Storia e prospettive del software libero, Bollati Boringhieri, 2001, euro 14,46
Sam Williams, Codice Libero (Free as
in Freedom): Richard Stallman e la crociata per il software libero,
Apogeo, 2003, euro 14
(disponibile anche online: http://www.apogeonline.com/libri/02108/scheda)
Per approfondimenti e aggiornamenti vari, meglio sbizzarrirsi sul web. Questi solo alcuni dei maggiori siti da seguire, a partire ovviamente da quelli in inglese:
Free Software Foundation e GNU Project: http://www.fsf.org
Sito personale di Richard Stallman: http://www.stallman.org
Free Software Foundation Europe: http://www.fsfeurope.org/
Eurolinux alliance: http://www.eurolinux.org
Associazione Software Libero: http://www.softwarelibero.it
Software libero nella didattica: http://scuola.softwarelibero.org
PLUTO Free Software Users Group: http://pluto.linux.it
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Associazione Software Libero: fondazione e storia
L'Associazione Software Libero (Assoli)
è un'entità legale senza scopo di lucro che nasce
nel novembre 2000 e che annovera, tra i suoi obiettivi, la diffusione
del software libero in Italia e una corretta informazione sull'argomento.
Nel maggio 2002, diventa l'affiliata italiana della Free Software
Foundation Europe e, attraverso le sue liste (in particolare discussioni@softwarelibero.it
e diritto@softwarelibero.it), riesce a radunare circa duecento
persone interessate a dibattere di licenze, questioni legali,
avvicinamento alla pubblica amministrazione e attività
pubbliche a sostegno del software libero.
La decisione di creare Assoli nasce da una semplice constatazione:
se il software libero, dal punto di vista tecnico, ha iniziato
ad attecchire ormai da qualche anno, non è accaduto altrettanto
per la comprensione dei diversi tipi di licenza e per le conseguenze
giuridiche della loro adozione. Lo prova la confusione - ancora
attuale anche negli ambienti degli "addetti ai lavori"
- verso termini come freeware, shareware, open source e software
libero, utilizzati come sinonimi quando invece le differenze che
queste diverse forme di software hanno in termini di uso privato
e aziendale, creazione di un mercato e incentivo allo sviluppo
tecnologico sono notevoli, specialmente in un'ottica di lungo
periodo.
Altra prova della diffusa mancanza di conoscenza sull'argomento
è stata la legge italiana sul diritto d'autore (n. 248/2000),
legge dove tutto il software è stato equiparato a quello
proprietario, determinando così una effettiva difficoltà
per la diffusione di software distribuito con licenze differenti.
Gli ostacoli insorti al momento dell'entrata in vigore della legge
sono stati in parte corretti dal regolamento attuativo che segue
di oltre un anno la nuova normativa e le recenti modifiche ad
esso apportate, ma permangono ancora oggi problemi alla diffusione
del software libero, collegati a legislazioni potenzialmente restrittive,
come la direttiva europea 2001/29/CE (European Union Copyright
Directive, Eucd).
I progetti
Eucd: le conseguenze ed i pericoli (http://www.softwarelibero.it/progetti/eucd/index.shtml).
La campagna nasce per diffondere una maggiore conoscenza della
direttiva europea 2001/29/CE, più nota come European Union
Copyright Directive (Eucd). Il provvedimento introduce una serie
di novità legali nel campo del "diritto d'autore",
puntando unicamente alla salvaguardia degli interessi economici
dei grossi editori e dei produttori di software proprietario.
I diritti degli utenti (e non solo) sono messi completamente in
secondo piano, se non addirittura calpestati. Le norme della direttiva
mettono in grave pericolo il diritto alla copia privata, la possibilità
di usufruire delle opere in formato digitale (come e-book, dvd,
cd musicali) secondo condizioni ragionevoli, la futura garanzia
di poter accedere senza censure a documenti di rilevanza storica,
la possibilità di cedere o rivendere materiale digitale
regolarmente acquisito, la possibilità di produrre software
libero interoperante, la libertà di ricerca e di espressione
su Internet. L'applicazione dell'Eucd in Italia appare molto vicina,
dato che è già pronto uno schema di decreto legislativo
per il recepimento della direttiva. Esiste già una legge
in vigore che applica le stesse norme previste dall'Eucd: si tratta
dello statunitense Digital Millennium Copyright Act (DMCA. http://www.anti-dmca.org/).
Bollino Howto (http://www.softwarelibero.it/bollino/html/Bollino-HOWTO.html).
Dal momento dell'approvazione della legge 248/2000, nota come
"legge del bollino", e del successivo regolamento attuativo,
molti gruppi e osservatori hanno mosso varie critiche e osservazioni
a questi testi, osservazioni incentrate su aspetti legati alla
possibilità di una reale applicazione la legge e ai diritti
dei consumatori. Inoltre si sono andate delineando difficoltà
a cui sarebbero andate incontro piccole realtà produttive
esistenti in Italia. Per questo, l'Associazione Software Libero
e il Lug Roma (http://www.lugroma.org/)
hanno cercato di capire come far "convivere" il software
libero con questa legge: sono avviati dei contatti con la sede
centrale della Siae con gli organi preposti per discutere delle
problematiche che l'interpretazione della legge pone in relazione
alle opere libere e delle possibili soluzioni per rendere manifesta
l'esclusione di questo genere di opere dall'ambito di applicazione
della normativa. In seguito al primo incontro e alla luce dei
chiarimenti avuti, l'Associazione Software Libero e il progetto
GNUtemberg! (http://www.gnutemberg.org/)
hanno presentato, in luoghi e circostanze diversi, ed ottenuto
una richiesta di esenzione. Sono seguiti i cd-rom e il materiale
creato da numerosi Lug (Linux User Group), distribuiti sul territorio
nazionale. Il documento è stato scritto, revisionato e
pubblicato con la volontà di favorire la conoscenza della
legge e degli strumenti che questa mette a disposizione per evitare
l'applicazione del contrassegno.
Formati.
Il progetto ha come obiettivo la definizione di formati di dati
e di formati di dati liberi individuando quali siano le migliori
applicazioni nell'ambito pubblico e privato. Ogni volta che si
usa utilizza un applicativo software, vengono prodotti dati, generalmente
memorizzati su hard disk, floppy o altri supporti oppure inviati
a un altro elaboratore via rete. Poiché i dati sono di
proprietà dell'utente che li ha creati, è fondamentale
che egli possa disporre di essi, indipendentemente dal formato
di memorizzazione o di trasmissione utilizzato. In altre parole,
l'utente deve essere nella condizione di accedere ai propri dati
conservando la libertà di scelta del software da utilizzare.
Affinché i dati siano utili, è necessario che utenti
differenti possano condividerli e utilizzarli, senza alcun vincolo
di dipendenza da un unico produttore. Dunque, un prerequisito
nella creazione e nell'accesso ai dati è costituito da
formati chiari, facilmente accessibili e riutilizzabili all'interno
di prodotti differenti. Benché il concetto di libertà
dei formati di dati sia strettamente correlato al concetto di
libertà del software, una definizione di formati di dati
libero prescinde dalla natura del software essendo valida sia
per il software libero che per quello proprietario.
Dizionario libero (http://www.softwarelibero.it/progetti/dizionario/).
Il Progetto Dizionario Libero ha come obiettivo la realizzazione
di un dizionario italiano e di ulteriori strumenti linguistici
disponibili al pubblico sotto licenza libera. Uno degli aspetti
in cui il software libero in italiano si è dimostrato più
carente è quello della mancanza di un vocabolario di qualità
sufficientemente elevata. Oltre a ciò, manca in generale
quello che invece è disponibile per molte altre lingue,
come un dizionario e una raccolta di sinonimi e contrari. Questo
progetto mira a costruire le basi necessarie per colmare queste
lacune e i risultati saranno rilasciati con licenza libera (GPL,LGPL
o FDL, a seconda dei casi). Il primo passo è stato quello
di creare una mailing list di coordinamento (dizionario@softwarelibero.it)
e qui si stabiliscono le modalità di evoluzione del progetto,
obiettivi ulteriori e modalità di realizzazione. Il secondo
passo è la creazione di deposito centralizzato per una
lista di parole semplici, a cui diventi possibile fare riferimento
come punto di raccolta per la stesura del vocabolario. A questo
si aggiungerebbe una procedura automatica per la raccolta di nuove
parole, e procedure più o meno automatiche per la relativa
integrazione.
Storia del software libero in Italia (http://www.softwarelibero.it/progetti/storia/).
Scopo del progetto è l'individuazione e la descrizione
dei personaggi e dei momenti che hanno contribuito alla diffusione
del software libero e del movimento di pensiero ad esso collegato.
Il lavoro, attualmente in via di sviluppo, è aperto a interventi,
suggerimenti, contributi, che possono essere sottoposti all'indirizzo
della mailing list di coordinamento, storia@softwarelibero.it
Le attività
Una parte importante del lavoro di Assoli
è la partecipazione a conferenze ed eventi pubblici presentando
quelli che sono i concetti filosofici e legali correlati al software
libero. Inoltre, sono state portate avanti iniziative in collaborazione
con associazioni che si occupano di argomenti simili. Tra queste,
insieme alla Italian Linux Society (ILS, http://www.linux.it/),
ha sollecitato una raccolta di firme per sostenere la discussione
in parlamento del disegno di legge sul software libero "Norme
in materia di pluralismo informatico sulla adozione e la diffusione
del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici
nella Pubblica Amministrazione" (XIV Legislatura Atto Senato
n. 1188, www.parlamento.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/16976.htm),
attualmente all'esame della Commissione affari costituzionali
del Senato).
In proposito, ha lavorato anche Promezio.net (http://openmind.promezio.net/),
Opensource.it (http://www.opensource.it/disegnolegge.php)
e ezboard (http://pub47.ezboard.com/fsicurezzanetfrm2.showMessage?topicID=68.topic).
Con Agnug (Associazione Gnug, http://www.gnug.it/)
e alla sezione italiana delle Free Software Foundation Europe
(http://www.fsfeurope.org/),
sostiene la campagna "Libera il tuo software!" (http://www.liberailsoftware.org/)
per la creazione di una rete di economia solidale a sostegno dello
sviluppo del software libero. Il primo obiettivo è favorire
la realizzazione in tempi brevi della nuova versione di Samba,
in grado di consentire una migrazione indolore dei server Windows
Nt a Gnu/Linux piuttosto che a Windows 2000.
Assoli ha infine contribuito alla realizzazione delle mozioni
comunali per l'introduzione del software libero e dei formati
liberi con una serie di gruppi consiliari italiani, tra cui Firenze,
Torino e Bologna.
Per maggiori informazioni e contatti: http://www.softwarelibero.it/
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