Copyright (C) 1985, 1993 Free Software Foundation, Inc.

Autorizzazione concessa a chiunque di distribuire copie testuali di questo documento, con qualsiasi mezzo, a patto che la nota sul copyright e la nota sull'autorizzazione alla distribuzione vengano mantenute, e che il distributore conceda al ricevente l'autorizzazione per ulteriori redistribuzioni, come concesso da questa stessa nota.

Non è consentito realizzare versioni modificate di questo documento.

Il Manifesto GNU

     Il manifesto GNU riportato di seguito è stato scritto da
     Richard Stallman agli inizi del progetto GNU, come richiesta
     di supporto e partecipazione. Durante i primi anni ha subito
     qualche piccola variazione per tenere conto degli sviluppi
     della situazione, ma adesso sembra opportuno lasciarlo
     inalterato così come è stato letto da molte persone.

     Da quel tempo abbiamo riscontrato delle interpretazioni
     sbagliate abbastanza comuni, che una scelta differente delle
     parole avrebbe potuto risolvere. Le note aggiunte nel 1993
     aiutano a chiarire tali punti.

     Per informazioni aggiornate sul software GNU disponibile,
     consultate il numero più recente del Bollettino GNU. La lista
     è troppo lunga per poter essere inclusa qui.

Cos'è GNU? Gnu non è Unix!
(Gioco di parole sulla frase Gnu's Not Unix, il cui acronimo è appunto GNU)

GNU, che significa Gnu's Not Unix, è il nome del sistema software completo, Unix-compatibile che sto scrivendo per poterlo distribuire gratuitamente a tutti coloro che vogliano usarlo. (1) Molti altri volontari mi stanno aiutando. Abbiamo grandissima necessità di contributi in termini di tempo, denaro, programmi e materiale.

Per il momento abbiamo l'editor Emacs dotato di linguaggio Lisp per estenderne i comandi, un debugger a livello sorgente, un generatore di parser compatibile "yacc", un linker e circa 35 programmi di utilità. Una shell (interprete di comandi) è praticamente terminata. Un nuovo compilatore C portabile ed ottimizzante ha compilato se stesso e potrà essere rilasciato quest'anno. Un kernel iniziale esiste ma sono necessarie molte altre caratteristiche per emulare Unix. Quando il kernel ed il compilatore saranno terminati, sarà possibile distribuire un sistema GNU adatto allo sviluppo di altri programmi. Useremo TeX come programma di impaginazione, ma è in lavorazione anche una versione di nroff . Useremo anche il sistema X window nella versione portabile e liberamente distribuibile. Dopo di ciò aggiungeremo un Common Lisp portabile, il gioco Empire, un foglio di calcolo e centinaia di altre cose, più la documentazione on-line. Speriamo di poter fornire tutte quelle cose utili che normalmente vengono distribuite con ogni sistema Unix, e forse qualcosa di più.

GNU sarà in grado di far girare i programmi Unix, ma non sarà identico a Unix. Faremo ogni miglioramento che sarà opportuno, in base alla nostra esperienza con altri sistemi operativi. In particolare progettiamo di avere nomi di file più lunghi, numeri di versione per i file, un file system a prova di crash, forse il completamento dei nomi dei file, il supporto per la visualizzazione indipendente dal terminale e magari un sistema a finestre basato su Lisp attraverso il quale i programmi Lisp e i comuni programmi Unix potranno condividere lo schermo. Sia il C che il Lisp saranno disponibili come linguaggi di programmazione di sistema. Per le comunicazioni cercheremo di supportare UUCP, MIT Chaosnet ed i protocolli Internet.

GNU inizialmente sarà orientato alle macchine di classe 68000/16000 provviste di memoria virtuale, perché si tratta delle macchine su cui è più facile farlo girare. Lo sforzo ulteriore di farlo girare su macchine più piccole verrà lasciato a chi lo vuole usare su di esse.

Per evitare una terribile confusione, per favore pronunciate la `G' nella parola `GNU', quando vi riferite al nome di questo progetto.

Perché devo scrivere GNU

Io credo che esista una regola d'oro secondo la quale se a me piace un programma devo condividerlo con altre persone che lo apprezzano. Chi vende software vuole dividere gli utenti per sottometterli, costringendo ogni utente a non condividere il programma con altri. Io mi rifiuto di rompere in questo modo la solidarietà con gli altri. Io, in coscienza, non posso firmare un accordo di non condivisione o un accordo su una licenza software. Per anni ho lavorato presso l'Artificial Intelligence Lab per contrastare questa tendenza, ma alla fine non ce l'ho fatta: non potevo rimanere in un'istituzione dove queste cose sono fatte contro la mia volontà.

Per poter continuare ad usare i computer senza disonore, ho deciso di mettere insieme una quantità sufficiente di software "free" in modo tale da poter andare avanti senza altro software che non fosse tale. Mi sono licenziato dai laboratori di AI del MIT in modo che non potessero in alcun modo impedirmi di distribuire GNU liberamente.

Perché GNU sarà compatibile con Unix

Unix non è il mio sistema ideale, ma non è poi così male. Le caratteristiche essenziali di Unix sembrano essere buone e penso di poter integrare le manchevolezze di Unix senza snaturarlo. E per molte altre persone sarebbe conveniente adottare un sistema compatibile con Unix.

Come GNU sarà reso disponibile

GNU non è di pubblico dominio. A chiunque sarà permesso di modificare e ridistribuire GNU, ma a nessun distributore sarà permesso di limitare la sua ulteriore distribuzione. In altre parole, modifiche proprietarie non saranno permesse. Voglio essere sicuro che tutte le versioni di GNU rimarranno libere.

Perché molti altri programmatori vogliono dare il loro contributo

Ho trovato molti altri programmatori entusiasti del progetto GNU e che vogliono dare il loro aiuto.

Molti programmatori sono scontenti per la commercializzazione del software di sistema. Questo può permettere loro di fare molti soldi, ma in generale li fa sentire in conflitto con altri programmatori invece di sentirsi compagni. L'atto fondamentale di amicizia tra programmatori è la condivisione dei programmi; i meccanismi di marketing attualmente in vigore proibiscono sostanzialmente ai programmatori di trattare gli altri come amici. Il compratore di software deve scegliere tra l'amicizia e l'obbedire alla legge. Naturalmente molti decidono che l'amicizia è più importante. Ma chi crede nella legge spesso non si sente a proprio agio con nessuna delle due scelte. Divengono cinici e pensano che programmare sia solo un modo di fare soldi.

Lavorando a GNU ed usandolo al posto dei programmi proprietari possiamo comportarci da amici con chiunque e rispettare la legge. Inoltre GNU costituisce un esempio da imitare ed un richiamo per altri ad unirsi a noi nel condividere i programmi. Ciò può darci una sensazione di armonia impensabile se noi usassimo software non libero. Quasi la metà dei programmatori con cui ho parlato pensano che questa sia una felicità che il denaro non può sostituire.

Come potete contribuire

Sto chiedendo ai costruttori di computer donazioni di macchinari e di denaro. Sto chiedendo ai singoli donazioni di programmi e di lavoro.

Una conseguenza che vi potete aspettare dalla donazione di macchine è che GNU girerà su di esse quanto prima. Le macchine dovrebbero essere complete, sistemi pronti all'uso, approvati per l'impiego in un normale ambiente e senza il bisogno di sofisticati sistemi di raffreddamento o di alimentazione.

Ho trovato molti programmatori impazienti di contribuire con del lavoro part-time a GNU. Per la maggior parte dei progetti questo lavoro distribuito e part-time sarebbe assai difficile da coordinare: le parti scritte indipendentemente non funzionerebbero insieme. Ma per il compito particolare di creare un sostituto di Unix il problema non esiste. Un sistema Unix completo contiene centinaia di programmi di utilità, ognuno dei quali ha una documentazione separata. La maggior parte delle specifiche di interfaccia sono imposte dalla compatibilità con Unix. Se ogni collaboratore scrive un sostituto compatibile per una singola utilità Unix tale che funzioni correttamente al posto dell'originale su un sistema Unix, allora questi programmi funzioneranno correttamente quando saranno messi tutti assieme. Anche concedendo a Murphy di creare qualche problema inatteso, mettere insieme queste componenti sarà un lavoro fattibile. (Lo sviluppo del kernel richiederà una comunicazione più stretta e sarà compito di un gruppo piccolo e compatto.)

Se otterrò donazioni in denaro, sarò in grado di assumere un po' di persone a tempo pieno o parziale. Lo stipendio non sarà elevato per gli standard dei programmatori, ma sto cercando persone per le quali creare uno spirito di comunità sia tanto importante quanto fare soldi. Sarà un modo per mettere in grado alcune persone di concentrare tutte le loro energie su GNU, eliminando il bisogno di sostentarsi in qualche altra maniera.

Perché ne beneficeranno tutti gli utilizzatori di computer

Una volta scritto GNU, chiunque sarà in grado di ottenere del buon software di sistema gratis, come l'aria che respiriamo. (2)

Questo significa molto di più che far risparmiare ad ognuno il prezzo di una licenza Unix. Significa che si eviterà di sprecare tempo in lavori duplicati per realizzare software di sistema . Le forze potranno essere concentrate nel far avanzare lo stato dell'arte del software.

I sorgenti completi del sistema saranno disponibili per chiunque. Come risultato un utente che abbia bisogno di apportare dei cambiamenti nel sistema sarà sempre libero di farlo, o assumere qualsiasi programmatore disponibile o una compagnia per farlo al suo posto. Gli utenti non saranno più alla mercé di un programmatore o di una compagnia, esclusivi depositari dei mezzi per eseguire i cambiamenti.

Le scuole saranno in grado di fornire un ambiente educativo ben più aperto, incoraggiando tutti gli studenti a studiare e migliorare il codice di sistema. Il laboratorio di informatica di Harvard era solito adottare la regola che nessun programma poteva essere installato sulle macchine se i sorgenti non fossero stati disponibili a tutti, la regola fu effettivamente applicata rifiutando l'installazione di determinati programmi. Sono stato ispirato molto da questa mentalità.

Infine tutte le difficoltà dello stabilire a chi appartiene il software di sistema e chi ha il diritto o meno di utilizzarlo vengono rimosse.

Tutti i marchingegni studiati per costringere le persone a pagare per utilizzare un programma, incluse le licenze sulle copie, hanno indotto sempre un costo altissimo sulla società attraverso i contorti meccanismi necessari a capire quanto (cioè quali programmi) una persona debba pagare. E solo uno stato di polizia può obbligare chiunque ad obbedire. Immaginate una stazione spaziale dove l'aria debba essere prodotta a costi elevati: far pagare ogni persona che respira un tanto al litro può essere equo, ma indossare la maschera con il contatore d'aria giorno e notte è intollerabile anche se tutti si possono permettere di pagare il conto. E piazzare delle telecamere ovunque per controllare che nessuno si tolga la maschera è semplicemente oltraggioso. È meglio fissare una tassa a persona per finanziare l'impianto dell'aria e buttar via le maschere.

Copiare tutto o parti di un programma per un programmatore è naturale come respirare, e altrettanto produttivo. Deve essere altrettanto gratuito.

Alcune obiezioni facilmente refutabili sollevate contro GNU

"Nessuno lo userà se è gratis, perché significa che non si potrà fare affidamento su alcuna assistenza."

"Dovete chiedere qualcosa in cambio del programma, per coprire i costi dell'assistenza"

Se qualcuno fosse disposto a pagare per avere GNU con la necessaria assistenza piuttosto che averlo gratis senza assistenza, una compagnia potrebbe guadagnare fornendo il servizio alle persone che hanno ottenuto liberamente GNU. (3)

Dobbiamo distinguere tra l'assistenza sotto forma di vero lavoro di programmazione ed il semplice tenere per mano le persone. La prima è una cosa non sempre garantita da un venditore di software. Se il vostro problema non è condiviso da un numero sufficiente di altri potenziali clienti, il venditore di software non vi prenderà neanche in considerazione.

Se la vostra attività ha bisogno di fare affidamento sull'assistenza, l'unica garanzia è avere a disposizione tutti i sorgenti e gli strumenti necessari. In tal modo potete assumere ogni persona disponibile per risolvere il vostro problema; non sarete alla mercé di alcuno. Con Unix il prezzo dei sorgenti mette fuori di discussione questa soluzione per la maggior parte degli affari. Con GNU invece sarà normale. Sarà ancora possibile che non riusciate a trovare persone competenti disponibili, ma non è colpa del sistema di distribuzione. GNU non elimina tutti i problemi del mondo, solo alcuni.

Contemporaneamente gli utenti che non hanno esperienza informatica hanno bisogno di essere portati per mano: fare delle cose per loro che sarebbero in grado di fare anche da soli, ma che non sanno come.

Tali servizi potrebbero essere forniti da compagnie che forniscono questi ed altri servizi di manutenzione. Se è vero che gli utenti preferiscono spendere per ottenere prodotto e servizio, in egual misura gradirebbero comprare il servizio ottenendo gratis il prodotto. Le compagnie di servizi sarebbero in competizione per qualità e prezzi, gli utenti non sarebbero legati a nessuna in particolare. D'altra parte coloro tra noi che non hanno bisogno di assistenza sarebbero in grado di usare il programma senza pagare per i servizi.

"Non potete contattare molte persone senza pubblicità, ma per finanziarla dovete far pagare il programma."

"È inutile fare pubblicità ad un programma che la gente può avere gratis."

Ci sono varie forme di pubblicità gratuita o a basso costo che possono essere impiegate per informare molti utenti di computer sull'esistenza di prodotti tipo GNU. Può essere vero che si può raggiungere un maggior numero di utenti di microcomputer con la pubblicità. Se questo è vero, un'attività che pubblicizzi il servizio di copiare e spedire GNU ad un certo prezzo dovrebbe essere sufficientemente redditizia da ripagare la spesa pubblicitaria ed oltre. In questa maniera solo gli utenti che beneficiano degli annunci li pagherebbero.

D'altra parte, se molte persone riceveranno GNU dagli amici, e queste attività dovessero fallire, sarà dimostrato che gli annunci pubblicitari non erano effettivamente necessari per diffondere GNU. Questo è ciò che reclama il libero mercato, perché non lasciamo che sia il libero mercato a decidere? (4)

"La mia compagnia ha bisogno di un sistema operativo proprietario per mantenere un vantaggio nella competizione"

GNU toglierà i sistemi operativi dall'ambito della competizione. Non sarete in grado di avere un margine di vantaggio in questo campo, ma non lo saranno neanche i vostri concorrenti. Voi e gli altri rimarrete in competizione in altre aree, e avrete gli stessi benefici in questa. Se la vostra attività è vendere sistemi operativi non gradirete GNU, sarà dura per voi. Se la vostra attività è qualcos'altro, GNU vi potrà salvare dall'essere costretti ed entrare nel costoso business di vendere sistemi operativi.

Mi piacerebbe vedere lo sviluppo di GNU supportato dalle donazioni di molti costruttori ed utenti, riducendo i costi sostenuti da ognuno. (5)

"I programmatori non meritano una ricompensa per la loro creatività?"

Se qualcosa merita una ricompensa, questa è certamente l'attività sociale. La creatività può essere una attività sociale, ma solo se la società è libera di usarne i risultati. Se i programmatori meritano di essere ricompensati per creare programmi innovativi, per lo stesso principio meritano di essere puniti se restringono l'uso di questi programmi.

"Un programmatore non dovrebbe poter chiedere una ricompensa per la propria creatività?"

Non c'è niente di male nel voler essere pagati per un lavoro o nel cercare di massimizzare i propri guadagni, finché non si usano mezzi distruttivi. Ma i mezzi solitamente usati oggi nel campo del software sono distruttivi.

Spillare denaro dagli utenti di un programma limitandone l'uso è distruttivo poiché la limitazione riduce la quantità e i modi di impiego del programma. Ciò riduce la quantità di ricchezza che l'umanità riceve dal programma. Quando c'è una precisa volontà di limitazione, la conseguenza è la distruzione premeditata.

La ragione per cui un buon cittadino non usa questi mezzi distruttivi per arricchirsi è che, se tutti facessero così, diventeremmo tutti più poveri innescando una distruzione reciproca. Questa è l'etica di Kant, o semplicemente la Regola d'Oro. Poiché non mi piace quello che accadrebbe se tutti facessero incetta di informazione, sono obbligato a considerare scorretto chiunque si comporti così. In particolare, il desiderio di essere ricompensato per la propria creatività non giustifica la privazione di tutto il mondo di una parte o di tutta questa creatività.

"I programmatori moriranno per fame?"

Potrei rispondere che nessuno è costretto a fare il programmatore. Molti di noi non sarebbero in grado si stare per strada e guadagnare facendo ritratti. Per fortuna non siamo condannati a stare per strada a fare ritratti e a morire di fame. Facciamo qualcos'altro.

Ma è comunque una risposta sbagliata, perché accetta l'idea che senza la proprietà del software i programmatori potrebbero non essere pagati per nulla. Suppone il tutto o il nulla.

La vera ragione per cui i programmatori non moriranno per fame è che sarà ancora possibile per loro essere pagati per programmare: semplicemente non saranno pagati quanto ora.

Limitare la copia non è il solo modo di fare affari nel software. È la maniera più diffusa perché produce i maggiori guadagni. Se fosse proibito, o rifiutato dai clienti, gli affari sul software si organizzerebbero su basi differenti che oggi sono meno utilizzate. Ci sono sempre molti modi di organizzare un qualsiasi tipo di affare.

Probabilmente su queste nuove basi la programmazione non sarebbe altrettanto remunerativa. Ma questo non è un buon motivo per ostacolare il cambiamento. Non è considerata un'ingiustizia che i commessi abbiano gli stipendi che hanno. Se i programmatori avessero lo stesso, non potrebbe ugualmente essere un'ingiustizia. (In pratica comunque guadagnerebbero molto di più.)

"Le persone non hanno il diritto di controllare come viene impiegata la propria creatività?"

"Controllare l'uso delle idee di una persona" generalmente significa controllare la sua vita; e di solito viene fatto per renderle la vita più difficile.

Chi ha studiato attentamente le implicazioni dei diritti sulla proprietà intellettuale (gli avvocati, ad esempio) afferma che non c'è alcun diritto intrinseco alla proprietà intellettuale. I diritti sulla supposta proprietà intellettuale che il governo riconosce sono stati creati per mezzo di atti legislativi specifici per scopi specifici.

Per esempio il sistema dei brevetti fu creato per incoraggiare gli inventori a diffondere i dettagli delle proprie invenzioni. Il suo scopo era quello di favorire la società, non gli inventori. A quel tempo il periodo di vita di 17 anni per un brevetto era breve se comparato al ritmo del progresso dello stato dell'arte. I brevetti erano un argomento che riguardava solo i costruttori, per loro i costi e gli sforzi per contrattare una licenza erano minimi in confronto ai costi di produzione, i brevetti spesso non creavano molti danni. Non ostacolavano i singoli nell'uso dei prodotti brevettati.

L'idea del copyright non esisteva nei tempi antichi, quando gli autori copiavano spesso altri autori in lavori non di narrativa. Tale pratica era utile, ed è stato l'unico modo attraverso il quale sono sopravvissuti i lavori di molti autori. Il sistema di copyright fu creato espressamente per incoraggiare la professione di scrittore. Nel contesto in cui fu inventato -- i libri, che potevano essere copiati economicamente solo in una tipografia -- non fece molti danni, e non danneggiava la maggior parte delle persone che leggevano libri.

Tutti i diritti sulla proprietà intellettuale sono solo licenze concesse dalla società, poiché si pensava, a torto o a ragione, che la società nel suo complesso ne avrebbe beneficiato. Ma in ogni situazione specifica ci dobbiamo chiedere se è davvero vantaggioso concedere queste licenze. Con tali licenze quali azioni stiamo permettendo?

Il caso attuale dei programmi software è estremamente differente da quello dei libri un centinaio di anni fa. Il fatto che la maniera più semplice di copiare un programma sia di passarlo da una persona all'altra, il fatto che un programma sia costituito da due entità distinte: il codice sorgente ed il codice oggetto ed il fatto che un programma venga utilizzato piuttosto che letto e gradito, si combinano nel creare una situazione in cui una persona che impone un copyright danneggia l'intera società sia materialmente che moralmente. Una persona non dovrebbe farlo neanche in presenza di una legge che glielo permette.

"La competizione aiuta a fare le cose meglio."

Il paradigma della competizione è una corsa: ricompensando il vincitore si incoraggia tutti a correre più velocemente. Quando il capitalismo funziona davvero in questa maniera, compie un buon lavoro; ma i suoi paladini sbagliano nel credere che esso funzioni sempre così. Se i corridori dimenticano il motivo per cui viene offerta la ricompensa e pensano solo a vincere, non importa come, potrebbero adottare strategie differenti -- per esempio attaccando gli altri corridori. Se scoppia una rissa tutti arriveranno più tardi.

Il software proprietario e segreto è l'equivalente morale di una scazzottata tra corridori. Triste a dirsi, l'unico arbitro che abbiamo non sembra impedire le risse: si limita a regolamentarle ("Ogni dieci yarde percorse potete tirare un calcio"). In realtà dovrebbe separarli e penalizzarli ad ogni tentativo di combattere.

"Senza incentivi monetari non smetteranno tutti di programmare?"

In realtà molte persone programmerebbero anche senza alcun incentivo monetario. La programmazione ha un fascino irresistibile per alcuni, generalmente per i migliori. Non c'è diminuzione di musicisti professionisti, molti continuano anche se non hanno speranza di sostentarsi in questa maniera.

Ma in realtà questa domanda, per quanto comune, non è pertinente. Non si smetterà di pagare i programmatori, solo li si pagherà un po' meno. Pertanto la domanda corretta è se qualcuno continuerà a programmare con un incentivo monetario ridotto. La mia esperienza dice di sì.

Per più di dieci anni molti dei migliori programmatori al mondo hanno lavorato agli Artificial Intelligence Lab per molto meno denaro di quello che avrebbero ottenuto altrove. Avevano molti tipi di ricompense non monetarie: fama e riconoscimento, ad esempio. Ed anche la creatività è divertente di per sé stessa.

Tuttavia molti di loro hanno lasciato quando gli è stato offerto di fare lo stesso interessante lavoro per molto denaro.

Quello che dimostrano i fatti è che la gente programma per altre ragioni oltre al denaro, ma se gli viene offerta la possibilità di fare anche molti soldi allora cercheranno di farli. Le organizzazioni che pagano poco hanno difficoltà nel competere con quelle che pagano bene, ma possono andare non male se quelle che pagano bene saranno bandite.

"Abbiamo un bisogno disperato di programmatori. Se ci chiedono di smettere di aiutare il prossimo, dobbiamo obbedire."

Non siate mai così disperati da sottostare a queste richieste. Ricordate: milioni per la difesa, ma non un centesimo di tributo!

"I programmatori devono tirare avanti in qualche modo."

A breve termine ciò è vero. Tuttavia ci sono molti modi in cui i programmatori possono trovare da vivere senza vendere i diritti d'uso di un programma. Questo modo è normale ora, poiché ritorna a programmatori ed affaristi molto denaro, non perché è l'unico modo di vivere. È facile trovare altri modi se si vuole. Ecco un po' di esempi.

Un costruttore che vuole commercializzare un nuovo computer pagherà per il porting del sistema operativo sul nuovo hardware.

I programmatori possono essere impiegati in corsi di istruzione, servizi di assistenza e manutenzione.

Persone con idee nuove possono distribuire i programmi come freeware, chiedendo donazioni dagli utenti soddisfatti o vendendo assistenza. Ho incontrato gente che sta già lavorando così con successo.

Utenti con esigenze comuni possono formare gruppi e pagare. Un gruppo può contattare le compagnie di software per far realizzare i programmi che i membri del gruppo vorrebbero avere.

Tutti i tipi di sviluppo possono essere finanziati con una tassa sul software.

Supponete che chiunque compri un computer debba pagare una certa percentuale del prezzo come tassa sul software. Il governo potrebbe girare questo denaro ad una agenzia tipo la NFS perché lo spenda in sviluppo di software.

Ma se chi acquista un computer fa una donazione di sua spontanea volontà per lo sviluppo del software, può vantare un credito nei confronti della tassa. Può fare una donazione in favore di un progetto a sua scelta, scegliendolo tra quelli che spera di utilizzare quando saranno terminati. Può accumulare credito con le donazioni fino al totale della tassa che dovrebbe pagare.

La percentuale di incidenza della tassa potrebbe essere decisa da parte di chi la deve pagare, mediante votazione pesata in funzione della somma sulla quale verrebbero tassati.

Le conseguenze:

A lungo termine rendere il software libero è un passo verso il mondo post-carestia, dove nessuno dovrà lavorare duramente per vivere. La gente sarà libera di dedicarsi ad attività piacevoli, come la programmazione, dopo aver speso le necessarie dieci ore alla settimana nei compiti richiesti, quali compiti legali, consigli familiari, riparazione di robot e previsioni sugli asteroidi. Non ci sarà il bisogno di essere capaci di sostentarsi con la programmazione.

Abbiamo già ridotto in modo considerevole la quantità di lavoro che l'intera società deve fare per la sua effettiva produttività, ma soltanto una piccola parte di ciò si è tradotta in un vantaggio per i lavoratori perché molte attività non produttive sono necessarie per accompagnare quelle produttive. Le cause principali di ciò sono la burocrazia e, a pari livello, la lotta contro la concorrenza. Il software libero ridurrà grandemente queste perdite nell'area della produzione del software. Dobbiamo farlo per tradurre i progressi tecnologici nella produttività in minore lavoro per noi.


Note

(1) La scelta delle parole non è felice. L'idea è che nessuno dovrebbe pagare per il *permesso* di usare il sistema GNU. Ma le parole non sono chiare e le persone spesso intendono che le copie di GNU dovrebbero essere sempre distribuite a basso costo o gratuitamente. Non è mai stata questa l'intenzione, più avanti il manifesto descrive la possibilità di compagnie che ricavano profitto offrendo il servizio di distribuzione del prodotto. In seguito ho imparato a distinguere accuratamente tra "free" nel senso di libertà e "free" nel senso di gratuito. Il software libero ("free software") è software che gli utenti sono liberi di usare e modificare. Alcuni utenti potrebbero averlo gratuitamente, altri a pagamento. E se i fondi aiutassero a migliorare il software, tanto meglio. La cosa importante è che chiunque ne abbia una copia abbia la libertà di collaborare con altri nell'usarlo.

(2) Questo è un altro passo dove ho mancato di distinguere accuratamente tra i due diversi significati di "free": gratuito e libero. La frase di per sé stessa non è sbagliata -- potete ottenere copie di GNU gratuitamente, da amici o via Internet. Ma questo suggerisce l'idea sbagliata.

(3) Attualmente esistono numerose compagnie che lo fanno.

(4) La Free Software Foundation attinge gran parte dei propri fondi dal servizio di distribuzione, sebbene si tratti di una associazione senza fini di lucro piuttosto che di una ditta. Se *nessuno* decidesse di ottenere copie ordinandole dalla FSF, questa non sarebbe in grado di svolgere il proprio compito. Ma ciò non significa che le restrizioni proprietarie sono giustificate per obbligare ogni utente a pagare. Se una piccola parte di tutti gli utenti compra le copie dalla FSF, è sufficiente per mantenerla a galla. Pertanto chiediamo agli utenti di supportarci in questo modo. Avete fatto la vostra parte?

(5) Un gruppo di produttori di computer ha recentemente stanziato dei fondi per supportare il mantenimento del compilatore C di GNU.