Il software di comunicazione di ciascuna stazione comunicante in rete e' pensato come formato da piu' livelli sovrapposti. Due concetti sono implicati da um modello a strati:
La International Standards Organization (ISO) ha preparato fin dal 1984 il Modello di Riferimento Open Systems Interconnection, a sette livelli.
IL modello ISO/OSI e' stato sviluppato corrispondentemente alla definixione della serie di protocolli X.25 per la commutazione di pacchetto. Nonostante le molte critiche e i molti elogi, il modello ISO/OSI e' da considerarsi in generale, di riferimento, per avere un modello comune a cui raffrontare altri modelli a strati.
Il modello a strati usato dai protocolli TCP/IP e' precedente ad OSI, e viene comunemente chiamato ol modello Department of Defense (DoD) (Dipartimento della Difesa Americano), poche' data ai tempi dell'agenzia ARPA e' al suo sviluppo del prototipo di Internet.
Il modello e' a quattro strati. Sono da notare gli oggetti che vengono passati tra gli strati. Il livello inferiore e' talvolta chiamato Livello Data Link. Le funzioni dei vari livelli sono le seguenti:
E' da notare che gli oggetti fisici scambiati tra i livelli hanno un nome ben preciso, anche se e' invalso l'uso generale di chiamare "messaggi" gli oggetti appartenenti ad applicativi, e "pacchetti" tutti gli altri.
La filosofia architetturale di TCP/IP e' semplice: costruire una rete che possa sopportare il carico in transito, ma permettere ai singoli nodi di scartare pacchetti se il carico e' temporaneamente eccessivo, o se risultano errati on non recapitabili.
L'incarico di rendere il recapito pacchetti affidabile non spetta allo strato di Internet, ma a strati software superiori. Si dice che il protocollo IP e' per sua natura, inaffidabile.
In generale e' lo strato trasporto che si occupa del controllo di flusso e del recupero errori. Infatti la sede principale di "intelligenza" della rete e' a livello trasporto o superiore. Le singole stazioni collegate alla rete non fungono soltanto da punti terminali di comunicazione, ma possono anche assumere il ruolo di router, per l'interscambio di pacchetti da una rete ad un'altra.
L'oggetto ricevuto ad un livello n dalla stazione di destinazione e' esattamente lo stesso spedito a livello n dalla sorgente.
Questo rende facile il progettare del software unicamente a dun livello, con la confidenza di uniformita' di trattamento in tutti i nodi di rete.
Gli oggetti definiti alle varie interfacce hanno una struttura definita, spesso consistente di una testata ed un'area dati.
L'area dati di un oggetto a livello sottostante contiene per intero l'oggetto a livello soprastante. L'oggetto viene "incapsulato". Il protocollo ad un determinato livello si occupa solo dei campi della propria testata, e considera come puri dati i campi della testata dei protocolli soprastanti, che ha incapsulato.
Vi sono due importanti confini o interfacce nel Modello DoD:
Nei protocolli TCP/IP in realta' i concetti separatori di livelli e di interfacce non sono cosi' stretti come il modello richiederebbe. Vi sono sicuramente alcuni dati informativi che si propagano in entrambe le direzioni, verso l'alto e verso il basso, come il percorso di routing e la MTU del link. Questo rilassamento facilita l'ottimizzazione in velocita' dei protocolli. In particolare si deve pensare alla "Serie" di protocolli TCP/IP, con enfasi sull'aspetto integrato di tale serie.
Piu' protocolli di trasporto interfacciano simultaneamente il protocollo IP. Piu' protocolli a livello Internet simultaneamente inviano pacchetti tramite il livello Intefacce Fisiche.
In generale le informazioni a livello superiore vengono multiplessate a livello inferiore incapsulandole come dati ed inserendo in un campo della testata a livello inferiore la informazione di come far avvenire la demultiplessazione.
Gli strati intermedi, di Trasporto e di Internet, sono gli strati dei protocolli TCP/IP veri e propri.
Fin dal 1969 i documenti e gli articoli che trattano di argomenti relativi ai protocolli TCP/IP e alla rete Internet, e che sono stati sanzionati ufficialmente dalla Internet Activities Board o da un precedente comitato equivalente, vengono raccolti e numerati.
Questi documenti sono i Request For Comments (RFC). Sono identificati da una sigla consistente delle lettere ``RFC'' seguite da un numero progressivo.
Al momento gli RFC sono circa 2000. A intervalli regolari viene pubblicato un RFC che funge da indice e da descrittore dello stato degli RFC.
Gli RFC non vengono mai ritirati ma possono diventare obsoleti e venire rimpiazzati, come autorevolezza, da RFC piu' recenti.
Alcuni RFC sono considerati di base per la documentazione della evoluzione della rete Internet. Questi vengono listati regolarmente in altri RFC.
Per i principianti, che si avvicinano per la prima volta al mondo Internet, alcuni RFC vengono identificati da un'altra sigla, FYI (For Your Information) e numerati.
Gli FYI sono dell'ordine di qualche decina.
Tutti gli RFC sono disponibili su server ftp della rete Internet, che vengono tenuti aggiornati. A volte vengono anche pubblicati su CDROM o altri supporti magnetici. E' possibile anche ordinarli alla IAB su supporto cartaceo.
L'Internet ha piu' di 30 milioni di utenti nel mondo oggi. Si sta ancora espandendo ad un ritmo esponenziale.
I servizi principali offerti, approssimativamente in ordine di frequenza d'uso, sono:
I problemi principali, o i punti di interesse piu' caldi per l'Internet di oggi sono:
Le prospettive a breve periodo sono di natura organizzativa, politica e tecnica:
Le prospettive a lungo periodo sono impensabili. La situazione e' vagamente simile a quando fu introdotto il telefono o l'automobile: non si sa' esattamente che forma avra' la nuova tecnologia, ma di sicuro il suo impatto sociale sara' enorme.
Non si puo' trascurare il fenomeno Internet.
La posta elettronica e' veloce: i messaggi arrivano all'altro capo del mondo in pochi minuti. E' economica: il costo di una telefonata locale, non importa quale sia la destinazione della posta. E' la maniera piu' efficiente di comunicare in questa era elettronica nascente.
La posta elettronica e' inclusa come servizio standard da tutti i fornitori di accesso Internet.
Vi sono due tipi divesrsi di servizi di posta elettronica:
POP 3
(Post Office Protocol versione 3)
Quando ci si abbona ad un fornitore di accesso, ci viene fornito un indirizzo di posta elettronica, o a volte ci e' concesso di sceglierlo da soli. Gli indirizzi di posta elettronica sembrano di oscura comprensione, ma sono facili da capire quando si considerano i vari elementi che lo compongono.
Se un indirizzo e', per esempio:
jbond@moneypenny.universal.co.uk
jbond
@
moneypenny.universal.co.uk
, che si chiama anche nome di dominio pienamente qualificato (fully qualified domain name).
universal
moneypenny
appartiene, spesso coincidente con l'identificativo registrato ufficialmente della compagnia che fornisce l'accesso
co
universal
appartiene. Qui' denota il dominio di tutte le istituzioni a carattere commerciale
uk
co
ed altri domini, qui rappresenta il Regno Unito (United Kingdom)
A volte non e' necessario specificare il nome host, se il dominio del fornitore di servizi ha un computer completamente dedicato allo smistamento posta, e l'indirizzo di posta elettronica si semplifica in:
jbond@universal.co.uk
Altri esempi:
john.brown@isca.futures.com
lsq@devic.utoronto.ca
samf@rutgers.edu
pierot@iol.it
Quando un dominio ad altissimo livello e' di due sole lettere, allora corrisponde ad un identificativo di nazione, assegnato in tempi recenti. Quando invece e' a tre lettere, denota un tipo di organizzazione, ed e' stato assegnato in un passato piu' remoto della storia Internet. La maggior parte delle compagnie, specialmente americane, hanno un identificativo di questo tipo.
Occorre un programma di gestione locale della posta elettronica, un client, altrimenti detto un Mail User Agent. I protocolli di trasferimento posta di cui sopra, come SMTP o POP3, si dicono Mail Transfer Agent e si trovano invece sulla macchina server.
Client tradizionali per sistemi UNIX sono i comandi mail
, mailx
o i piu' nuovi elm
o pine
. Tutti usano il protocollo SMTP.
Client nuovi per POP3 si trovano a dominio pubblico, come freeware o piu' spesso shareware (cioe' occorre registrarsi e mandare un pagamento alla ditta che li fornisce, se si decide di usarli continuamente, per mettersi in regola). Questi programmi si trovano sia per Windows che per MacIntosh che per altri sistemi. Uno dei piu' diffusi e performanti e' Eudora.
Un tale programma client ha molte possibilita':
Se si vuole ricevere una grossa quantita' di posta automaticamente ci si puo' iscrivere ad una mailing list.
Queste liste sono gestite su alcuni siti Internet da alcuni programmi server automatici, come listserv
o majordomo
.
Per iscriversi occorre mandare un messaggio di posta elettronica ad uno di tali siti, con un messaggio standard. Ricordarsi eventualmente di non mettere una linea Subject
nella posta inviata e di disabilitare la firma automatica: queste possibilita' possono confondere il programma server.
Per esempio, per iscriversi alla lista di annunci di novita' della rivista inglese ".net", inviare posta a
majordomo@futurenet.co.uk
con il seguente messaggio
subscribe netmag-announce
Per terminare l'iscrizione alla lista, e smettere quindi di ricevere automaticamente le centinaia di messaggi, inviare alla stessa destinazione un messaggio:
unsubscribe netmag-announce
Se non si sa' come procedere, inviare al sito fornitore un messaggi contenente unicamente le parole help
o info
. Si ricevera' posta elettronica con spiegazione sulle possibilita' offerte da quel sito.
Per avere una lista completa di tutti i mail server esistenti al mondo, inviare posta a listserv@bitnic.educom.edu
, col messaggio list global
.
Si ricevera' una lista lunghissima, suddivisa per categorie in ordine alfabetico.
Attenzione: iscriversi a troppe liste causa una quantita' di traffico enorme. Oltre a non riuscire poi a leggerla la posta, puo' darsi che il fornitore di servizi non sia daccordo, e ponga ul limite massimo al traffico di posta scambiata in un certo periodo di tempo.
Il metodo normale di eseguire dei file transfer e' di usare FTP, ma un'alternativa e' di inviare un messaggio ad un FTP mail server, per ottenere il file desiderato nella posta elettronica.
Il file viene codificato con lo speciale programma uuencode
, per trasformarlo in caratteri ASCII puri, per chi non avesse le estensioni MIME, e pertanto puo' risultare molto piu' lungo del normale e deve essere decodificato col programma uudecode
.
Sia uuencode
che uudecode
sono disponibili a dominio pubblico per tutti i tipi di sistema operativo.
Per esempio, per richiedere un file dal nome cjpeg.exe da un sito universitario negli USA, comporre il seguente messaggio e-mail:
To: ftpmail@doc.ic.ac.uk Subject: FTP mail reply mich@orac.qoknos.thl.it connect ftp.cis.nctu.edu.tw: chdir upload/graphics binary uuencode get cjpeg.exe quit
Come si vede bisogna conoscere e specificare:
Per avere dettagli completi su tutti i comandi di FTP mail, inviare posta a ftpmail@doc.ic.ac.uk col messaggio help.
Il servizio FTP mail puo' essere molto lento ma ha un notevole vantaggio rispetto a FTP normale: e' completamente asincrono.
Per accedere a pagine WWW tramite posta elettronica si puo' inviare posta a listproc@www0.cern.ch con un messaggio composto da www seguito dallo URL desiderato.
Per esempio, per avere la pagina principale della ditta Novell, specificare il seguente messaggio:
www http://www.novell.com/
Questo fornisce solo la pagina indicata. Per avere piu' dettagli specificare il messaggio:
deep http://www.novell.com/
Questo fornira' la pagina specificata e tutti i documenti linkati.
Attenzione: questo secondo formato puo' generare una quantita' enorme di posta di ritorno.
Per saperne di piu' sull'uso completo della posta elettronica, si puo' inviare posta a
MAILBASE@mailbase.ac.uk
,
lasciando in bianco la linea Subject
e specificando il messaggio:
send lis-iis e-access-inet.txt
Il WWW e' stato sviluppato al laboratorio di fisica nucleare CERN di Ginevra ed e' basato sul protocollo detto HTTP (Hyper Text Transfer Protocol).
I documenti HTTP si chiamano "pagine", e possono contenere sia testo che immagini, filmati, suoni o altri elementi multimediali. Sono scritti in un linguaggio detto HTML (Hyper Text Markup Language).
La grossa proprieta' di pagine HTML e' che contengono dei link o riferimenti ipertestuali ad altre pagine HTML, le quali si possono trovare sullo stesso server o su un server completamente diverso di Internet.
L'utente puo' cosi' trasparentemente "navigare" o compiere il "surfing", tra molti siti anche remoti.
Il programma necessario per accedere al Web si chiama un Web Browser. Ne esistono svariati, sia di dominio pubblico che shareware e proprietari, per qualsiasi sistem operativo, e sia a caratteri (che non usa piu' nessuno) che con interfaccia grafica.
Alcuni principali sono:
I moderni browser WWW permettono la visualizzazione non solo di testo ma anche di immagini inline in vari formati, tra cui il piu' comune e' il formato GIF (Graphical Interchange Format) della Compuserve. Permettono inoltre l'aggancio a programmi esterni per la riproduzione o visuallizzazione di files sonori, filmati, postscript, ecc.
Con il Web si e' raggiunto lo scopo di diffondere la multimedialita' in Internet anche a persone non esperte.
Il WWW permette sia di ottenere pagine tramite il protocollo HTTP, che anche di interfacciarsi ad altri protocolli, quali FTP, posta elettronica, gopher, WAIS, NetNews, ecc. Tutto dipende dalle possibilita' del browser prescelto.
Un'estensione nuova e in via di continuo sviluppo e' il linguaggio VRML (Virtual Reality Modelling Language), con visuallizzatori appropriati. Questa estensione permette la generazione di documenti tridimensionali, di realta' virtuale non immersiva, nei quali si puo' muoversi ed interagire con oggetti solidi ed anche con altre persone presenti simultaneamente (quest'ultima possibilita' e' ancora in via di sviluppo).
L'indirizzo di una pagina, o infatti di una risorsa qualsiasi ottenibile tramite il Web, si esprime con un indirizzo chiamato URL (Uniform Resource Locator), del formato:
protocollo://indirizzo[:porto]/directory/pagina
ove
protocollo
http
, ftp
, telnet
, ecc.
indirizzo
porto
directory
pagina
Per esempio:
http://khan.qoknos.thl/courses/satan/doc/satan_overview.html
Se non e' specificato il nome file della pagina, esistono dei nomi di default, quale index.html
oppure home.html
.
Se non e' specificata la directory si intende una directory di default designata dal particolare server.
E pssibile anche accedere a directories di singole persone, se il server e' configurato opportunamente, p.es.:
http://www.gonzo.com/~joe/doc.html
Vi sono due principali server disponibili a dominio pubblico, del CERN e della NCSA. Quest'ultimo e'il piu' diffuso e facile da installare e gestire, mentre il primo ha piu' possibilita' di configurazione e offre una maggiore sicurezza da attacchi esterni.
I server sono disponibili per quasi tutte le piattaforma di sistema operativo, da UNIX a Windows NT, a MacIntosh e a Windows. Dato che il carico di lavoro di un server puo' essere notevole, e' meglio scegliere una piattaforma multitasking ottimizzata. La scelta piu' diffusa e' UNIX, specialmente nella versione Linux, che ha il vantaggio di essere completamente gratuita e a dominio pubblico.
Per quanto le pagine possano essere generate con un comune editor di testi, facendo molta attenzione alla sintassi HTML, sempre piu' si vanno diffondendo:
La CGI (Common Gateway Interface) e' una metodologia che permette non solo di inviare pagine dal server al cliente browser, ma anche di ottenere un feedback dal browser al server, e di configurare programmi o procedure che vengono eseguiti in conseguenza a questo feedback.
Applicazioni comuni sotto l'interfaccia CGI sono:
Si stanno diffondendo estensioni al WWW concernenti la sicurezza dei dati. Alcune sono:
Molti programmi distribuiti in questo modo sono shareware ed occorre registrarsi e pagare una quota associativa per il loro uso continuativo.
L'uso di FTP e' come il listare files su un disco fisso, ma anziche' esaminare la propria maccchina locale, si sta esplorando il contenuto di un disco remoto in Internet. A volte puo' essere necessario avere permessi speciali per esaminare directories remote, ma spesso non serve.
Vi sono in Internet letteralmente migliaia di siti, detti Banche Dati, che permettono l'accesso senza particolari permessi, tramite FTP Anonimo.
All'atto della richiesta di login da tali siti, occorre digitare il nome anonymous oppure ftp. Alla richiesta della password, fornire il proprio indirizzo di posta elettronica completo.
Alcuni siti controllano che la password fornita corrisponda effettivamente ad un valido indirizzo e-mail.
Con molti programmi client di FTP per Windows o Mac, e' possibile impostare automaticamente l'invio del proprio indirizzo e-mail all'atto della connessione.
Dopo la registrazione sul computer remoto, si nota spesso la presenza di una directory pub o public, che corrisponde alla directory contenente i dati offerti a dominio pubblico. Questa directory e' suddivisa in sottodirectory. Si tratta quindi di navigare dall'una all'altra di esse finche' si e' trovato il file che si intende scaricare, e poi eseguire il download.
E' una buona idea scaricare dapprima qualsiasi file che si chiami readme o simili, specialmente nella directory pub o in quella contenente il file desiderato. Questo file da' solitamente istruzioni su come procedere, o su particolari modalita' di installazione del software una volta scaricato.
Molte macchine hanno dei siti specchio (mirror), contenenti lo stesso software, e questa informazione spesso si trova nei file readme. Puo' darsi che un particolare sito FTP sia di accesso lento perche' remoto, oppure che ponga un limite massimo alle connessioni simultanee FTP accettate. In tal caso e' piu' conveniente usare un sito mirror, piu' vicino o meno congestionato.
A seconda del programma client usato, il trasferimento file e la navigazione tra directories puo' significare la digitazione di comandi (in UNIX) o la pressione di determinati tasti dell'interfaccia grafica (in Windows o Mac). E' utile familiarizzarsi con i comandi del proprio client FTP.
La lista dei siti principali di FTP anonimo e' reperibile ai seguenti URL:
ftp://garbo.uwasa.fi/pc/doc-net/ftp-list.zip
ftp://oak.oakland.edu/SimTel/msdos/info/ft-list.zip
ftp://ftp.edu.tw/documents/networking/guides/ftp-list/sitelist
E vi e' documento n FAQ (Frequently Asked Question) disponibile a:
ftp://ftp.edu.tw/documents/networking/guides/ftp-list/faq
Molti files sui siti ftp sono compressi, usando vari formati di compressione. I formati correntemente piu' diffusi sono il formato pkzip
per DOS e gzip
per UNIX.
Si puo' trovare documentazione sui formati disponibili su:
ftp://ftp.cso.uiuc.edu/doc/pcnet/compression
Le utility di compressione stesse sono a dominio pubblico. Per gli utenti di PC, cercare su:
ftp://garbo.uwasa.fi/pc/arcers
e per Mac su:
http://web.nexor.co.uk/mac-archive/
Se il collegamento con un sito FTP non avviene, i motivi possono essere vari:
Anziche' continuare a riprovare si pu' chiedere ad un altro computer di Internet di farlo per noi. Basta inviare posta elettronica a:
service@nic.ddn.mil
con il messaggio
host nome_del_sito
Prima o poi si ricevera' posta che dice se il sito esiste ancora o no.
Tanti sono i siti FTP anonimo che contengono i piu' svariati programmi, che la ricerca di un particolare programma puo' essere difficoltosa. E' stato stabilito il servizio Archie propripo per eseguire tale ricerca per noi.
I computer con il servizio archie possono essere interrogati direttamente o tramite posta elettronica.
L'interrogazione diretta consiste in un login ad uno ti tali computer, p.es. usando telnet, con il nome utente archie. La password spesso non viene chiesta, oppure compare un messaggio di specifica di quale password digitare. Ci si trova quindi in un ambiente speciale, nel quale sono riconosciute un certo numero di parole chiave e comandi. Si puo' lanciare una ricerca di programma ed il server archie' consultera' il proprio database interno, ed eventualmente quello di altri server simili, e ci comunichera' dettagli su tutti i siti che contengono il programma da noi desiderato. Attenzione: la ricerca puo' essere lunga e il rapporto prodotto molto lungo.
Piu' semplice ed asincrono e' l'uso della posta elettronica. Per cercare ad esempio qualsiasi programma rappresentato dallo schema news*.zip, inviare il seguente messaggio di e-mail:
To: archie@archie.rutgers.edu Subject: prog news*.zip
Prima o poi si ricevera' posta elettronica, molto verbosa, contenente la lista di tanti siti FTP anonimo aventi a disposizione files che si accoradano coon lo schema specificato.
Sono inoltre disponibili a dominio pubblico svariati clients grafici per l'uso di archie su varie piattaforme di sistema operativo.
Nessun server li contiene tutti, ciascun server ne contiene una parte piu' o meno consistente. I gruppi piu' arcani sono ospitati solo su alcuni server molto specializzati. Tanti gruppi addirittura sono accessibili solo tramite liste di posta elettronica.
Un gruppo di interesse newsgroup e' un'area di discussione centrata su un particolare topico. Gli abbonati a tale gruppo ricevono e leggono tutti i messaggi di posta elettronica che fanno parte del gruppo, o meglio, quelli che l'amministratore del server ha deciso di non buttar via perche' troppo vecchi, o scemi, o osceni od offensivi.
Un utente puo' anche contribuire un proprio messaggio ad un newsgroup o a parecchi, ed allora deve stare attento a rispettare regole di etichetta non scritte, chiamate "netiquette".
I newsgroup sono un ottimo modo per tenersi aggiornati sugli ultimi sviluppi di un'area di interesse, di chiedere aiuto su particolari problemi al pubblico di lettori, o a volte di buttar via ore interminabili a leggere senza produrre, o di scambiare diatribe infinite con opponenti che non la pensano come noi.
I newsgroup sono organizzati in modo gerarchico, come un albero di directory, con il carattere punto come separatore. Ad esempio il gruppo:
comp.infosystems.www.misc
contiene articoli miscellanei sul Web.
I gruppi sono divisi ad alto livello in alcune aree principali:
Per accedere al NetNews occorre un programma client, che e' di solito disponibile a dominio pubblico su svariate piattaforme.
Esistono client a caratteri e grafici, che permettono solo la lettura o anche la scrittura di testi da contribuire al gruppo. Molti client permettono il download dei messaggi che si possono pio leggere offline, risparmiando tempo di connessione.
Metodi d'Uso
La lingua d'uso dei gruppi e' tipicamente l'Inglese, a parte qualche gruppo specializzato in affari nazionali, che puo' usare l'Italiano, il Tedesco o anche il Giapponese (per il quale occorrono programmi visualizzatori speciali).
E' necessaria educazione e formalita', tolleranza e umorismo, sia nella lettura che nella scrittura di articoli.
Alcuni gruppi, come alt.sex.perversions o alt.binaries.pictures.erotica, sono destinati ad un pubblico adulto. Altri gruppi contengono materiale potenzialmente offensivo per la religione, il femminismo, il movimento gay o le inclinazioni politiche. Vi e' molta discussione se tali gruppi si debbano aboloire o no, e la decisione finale spetta all'amministratore del sistema server che li ospita. La posizione piu' libertaria asserisce che nesun gruppo debba essere abolito, col pericolo di estendere l'intolleranza poi a qualsiasi opinione dissenziente da un'ipotetica norma.
Non si devono spedire messaggi a troppi gruppi, o a siti troppo lontani, per non caricare la rete. La pratica di saturare la rete con messaggi inutili o non pertinenti e' detta spamming ed e' considerata un peccato mortale in Intenet. Come punizione ci si puo' trovare esclusi non solo da Usenet, ma da tanti altri servizi Internet.
Alcuni gruppi sono moderati, e gli articoli passano al vaglio di un esaminatore prima di essere ammessi alla lettura da altri.
Non si deve usare questo veicolo, e in generale l'Internet, per pubblicita' personale, transazioni d'affari o simili, oltre il limite del ragionevole. Vi sono stati casi famosi di trasgressione alle regole che hanno richiamato l'ira degli utenti ortodossi. Dopotutto non si vuole che il proprio nodo di rete diventi il bersaglio di hackers competenti e vendicativi.
E' un sistema basato su menu' che non ha lo splendore del Web, ma e' piu' facile da usare di FTP. Navigare tra i menu' di gopher e' un po' come usare il File Manager di Windows o il Finder del Mac.
Col gopher e' piu' consueto trovare documenti accademici e rapporti universitari che non con FTP, ed e' molto piu' raro trovare programmi.
Il bello del gopher e' che e' il server remoto a compiere tutto il lavoro necessario, mentre il client locale non fa altro che inviare comandi al server. Cio' significa che ci si puo' collegare a molti server gopher contemporaneamente, compiere molte ricerche allo stesso tempo e anche scaricare simultaneamente piu' file.
Per connettersi ad un sito gopher basta digitarne il nome dopo aver selezionato sul programma client la voce di menu' "new gopher" o "another gopher".
Anche i browser Web possono solitamente connettersi ad un server gopher, specificando il protocollo gopher:// nella URL prima del nome del sito server.
I files listati dal server gopher non si trovano necessariamente proprio su quel server, come col Web, ci pensa il server a compiere l'opportuno collegamento qualora vengano selezionati.
Alcuni buoni siti gopher per cominciare sono:
wiretap.spies.com
gopher.eff.org
gopher.umn.edu
Se si cercano informazioni in un particolare soggetto si puo' compiere una ricerca dei siti gopher usando il programma Veronica.
Molti siti gopher hanno la ricerca con Veronica inclusa come possibilita'. Il problema con Veronica e' che le ricerche non sono molto selettive, e spesso si trovano gli stessi files su server diversi, o viene compiuto un riferimento a server gopher che non esistono piu'.
In general il servizio gopher e' in via di sparizione, soppiantato dal molto piu' vistoso Web.
Naturalmente la maggior parte dei sistemi operativi multiutente richiedono un nome di login ed una password per dare l'accesso. Quindi e' in generale necessario che l'amministratore di sistema abbia predisposto un conto a nostro nome.
Con telnet e' possibile lavorare da casa ad un sistema connesso in internet, per esempio.
Su molti sistemi esistono dei conti preordinati, spesso col nome di login guest e senza password, per consentire al pubblico generico di "fare un giro" gratis. Il problema e' che i permessi d'accesso e l'ambiente di lavoro di tali login pubblici sono cosi' limitati che e' possibile fare ben poco dopo il login.
Il grosso problema di telnet e' poi che e' un'interfaccia a caratteri. Niente grafica eclatante del Web o ricerche a menu' di gopher, quindi, ma un umile interfaccia da linea di comando. E i comandi di alcuni sistemi operativi, quali UNIX o VMS, possono essere davvero ostici per il non iniziato.
Una caratteristica simpatica di telnet e' che il programma prende come argomenti non solo l'indirizzo della macchina remota a cui collegarsi, ma anche opzionalmente il numero di porto del programma a cui connettersi (per default il numero di porto per i login e' il 27). Pertanto, conoscendo le assegnazioni dei numeri di porto dei programmi Internet (in UNIX sono solitamente contenute nel file /etc/services), e' possibile testare il collegamento a qualsiasi server attivo della macchina remota. Una volta collegati occorre naturalmente sapere il protocollo giusto usato dal programma, che non e' poco.
Per esempio, per testare la connettivita' del servizio httpd sulla macchina UNIX locale si puo' dare i seguenti comandi (in neretto le stringhe digitate dall'utente, normali i responsi della macchina):
telnet localhost 80 Trying 127.0.0.1... Connected to localhost. Escape character is '^]'. HEAD / HTTP/1.0 HTTP/1.0 200 OK Date: Wednesday, 02-Nov-94 16:01:46 GMT Server: NCSA/1.3 MIME-version: 1.0 Content-type: text/html Connection closed by foreign host.
Il software client di Telnet per PC o Mac e' disponibile a dominio pubblico in varie versioni.
Telnet si puo' usare anche da un browser Web, digitando telnet:// come protocollo nella stringa URL.