Fine degli Indirizzi?

Il registro contenente l'indirizzo IP e' di 32 bit e teoricamente permette l'assegnazione di 232-1 indirizzi diversi. In realta' gli indirizzi disponibili sono molti meno.

Inizialmente solo grandi organizzazioni ottenevano un indirizzo di rete, che era dato dal primo byte dell'indirizzo IP.

Con l'introduzione delle Classi di Indirizzamento il vecchio metodo di assegnazione rimaneva per le ditte grandi e veniva fatto corrispondere alla nuova Classe A di indirizzi. La Classe B aveva indirizzi di rete coperti dai primi due byte, con un numero risultante di 65535 indirizzi di host per ciascuna rete diversa. La Classe C, con tre byte di indirizzo di rete, poteva avere 255 host in ogni rete diversa.

Quasi come con legge del contrappasso, le poche ditte enormi potevano contare su moltissimi indirizzi interni, il numero medio di ditte medie su un numero medio di indirizzi interni e l'elevato numero di ditte piccole su un numero piccolo di indirizzi interni. Vi sono due problemi:

  1. una ditta con 2000 nodi interni che ottenesse un indirizzo in Classe B si trovava a sprecare piu' di 63000 indirizzi assegnati
  2. ad una ditta con 2000 nodi interni occorrono 8 reti in Classe C: i nodi di ciascuna di tali reti sono logicamente separati da quelli delle altre reti, pur nella stessa ditta, e sorge la necessita' di configurare e amministrare dei router

    Inoltre gli indirizzi col primo byte uguale o superiore a 224 erano stati riservati per sviluppi sperimentali e parte di questi indirizzi sono ora per il multicast (indirizzamento simultaneo di un gruppo di nodi non contigui).

    Al giorno d'oggi lo spazio di indirizzi e' cosi' esausto che non vengono piu' assegnati indirizzi in Classe A, e, a meno di ragioni provabilmente di necessita', nemmeno indirizzi in Classe B.

    Si e' sentita la necessita' di aggregare piu' indirizzi contigui di reti in Classe C in entita' con identita' singola.


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