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Routing Interdominio

Il routing interdominio di IPv6 e' basato sull'esperienza acquisita con il protocollo CIDR e prevede di basarsi sugli indirizzi dei fornitori d'accesso (providers).

Problemi tipici legati a questa scelta si potrebbero presentare:

IPv6 viene incontro a questi problemi fornendo:

IDRP

Una componente fondamentale dell'Internet e' un Sistema Autonomo. Lo smistamento pacchetti tra sistemi autonomi avveniva dapprima tramite il protocollo EGP (Exterior Gateway Protocol) poi col protocollo BGP (Border Gateway Protocol) , di cui la versione corrente e' il BGP-4.

BGP-4 e' ottimizzato per lo smistamento di pacchetti con indirizzi a 32 bit e di difficile adattamento ad IPv6. Percio' IPv6 ha deciso di usare invece IDRP.

Lo Inter-Domain Routing Protocol (IDRP) e' stato progettato inizialmente dalla ISO, ma non ha dipendenza specifica dai protocolli ISO. E' un protocollo disegnato per il routing multidominio, e' della famiglia "path vector" come BGP, e puo' in effetti essere considerato un superinsieme di BGP.

Le quattro differenze fondamentali tra BGP e IDRP sono:

IDRP e' implementato direttamente sopra IPv6 ed usa l'identificativo di testata 45.

Le destinazioni raggiungibili sono identificate da una struttura a tre componenti:

La Famiglia di Indirizzi puo' identificare ISO (indirizzi NSAP a 20 bit), IPv4 o IPv6. La Lunghezza Indirizzo contiene il numero di byte dell'indirizzo stesso.

Nel caso di IPv6 l'Informazione di Indirizzo contiene l'indirizzo di dominio come prefisso di lunghezza variabile, senza zeri finali e senza costrizione a confini di byte. E' codificata in due sottocampi:

IDRP permette il raggruppamento di domini in confederazioni. Una confederazione e' un insieme di domini segnalati al mondo esterno con un prefisso identificativo unico. Verso l'interno della confederazione e' invece fornita una viione dettagliata. La definizione delle confederazioni puo' essere ricorsiva.

Selezione del Fornitore d'Accesso

Sia data una stazione ricevente X collegata a due fornitori d'accesso A e B. Gli indirizzi IPv6 relativi hanno la struttura A:X e B:X. Una stazione trasmittente remota Y normalmente comunica con X tramite l'indirizzo A:X ma intende usare B:X, forse per ridurre i costi globali o per evitare politiche specifiche del fornitore A.

Si configurano due soluzioni, una transiente e l'altra duratura.

1. Uso della Testata di Source Routing

La stazione Y genera pacchetti IP inclusivi di Testata Opzionale di routing sorgente, specificando il transito verso B:X. Questo naturalmente aumenta la dimensione dei pacchetti (di 192bit) e puo' rallentare lo smistamento da parte di router intermedi che ottimizzano i pacchetti senza estensioni.

2. Uso di Tunnelling

E' utile per concentrare la selezione del fornitore al confine di rete, su un router di confine di dominio. I tunnel possono essere semplici o smistati.

Tunnel Semplice

I pacchetti tra X e Y sono trasportati come carico utile di altri pacchetti tra il router di confine B ed il fornitore di servizi P.

Tunnelling Semplice

Tunnel Smistato

Si usano Testate di Estensione di Routing per stabilire un tunnel tra piu' fornitori di servizi, p.es. P1, P2, P3.

Tunnel Smistato