1. Lo scopo di questo testo

Molti utenti di Windows sono stufi del suo elefantismo, dei suoi costi, delle sue incoerenze e prepotenze, dei suoi continui aggiornamenti e collassi e dei suoi perenni problemi di sicurezza. Molti hanno sentito parlare di Linux come un'alternativa libera e gratuita a Windows, ma non sanno come fare per adottarla. Quand'anche lo sapessero, temono che all'atto pratico l'adozione sarebbe troppo complicata o, peggio ancora, impossibile.

Io ero uno di questi utenti. E un bel giorno mi sono stufato di subire. Visto che ho la cattiva abitudine di scrivere libri, già che c'ero ho pensato di documentare la mia esperienza, nella speranza che possa essere utile a qualcun altro.

Patti chiari, amicizia lunga

Nello stile più semplice e informale possibile, questo libro vuole esclusivamente:

Punto e basta.

Per questo motivo qui non troverete trucchi da superesperti e dettagliati approfondimenti dell'intima struttura di Linux: sarebbero fuori tema. Anzi, probabilmente gli esperti che sfoglieranno questo libro troveranno scelte tecniche e approcci che faranno loro storcere il naso, ma io non sono un purista: mi interessa soltanto che le cose funzionino.

Di conseguenza, questo è un libro estremamente superficiale. Chi sa già qualcosa di Linux probabilmente inorridirà di fronte al mio approccio, ma ho cercato di risolvere quello che secondo me è il problema fondamentale di Linux: la documentazione esistente è dettagliatissima, ma troppo ricca e tecnica.

Tante volte, nel corso del mio apprendimento di Linux, mi sono trovato sommerso da montagne di documentazione, tutta inutilizzabile perché troppo complessa e priva di un chiaro punto di partenza. Agognavo di trovare qualche documento che mi dicesse cosa fare nel mio caso specifico (che poi è piuttosto comune: passare da Windows a Linux su un normale PC), un passo alla volta, senza coprire tutti i casi strani possibili, senza continuare a rimandarmi ad altre documentazioni e senza spiegarmi per filo e per segno la teoria del TCP/IP su macchine SPARC e la storia di UNIX.

Questo libro è il mio tentativo di offrire ai lettori e alla comunità di Internet quello che a me è mancato: una guida “spiccia e sporca”, sufficiente per cominciare a usare Linux. Consideratelo come un salvagente: non vi farà nuotare come un campione, ma almeno vi terrà a galla quando vi buttate in acqua. Una volta in acqua, imparerete con calma lo stile di nuoto.

Chi sono io per fare un libro su Linux

Avrete capito, quindi, che sono soltanto un ex incompetente e nulla più. Quando ho cominciato a scrivere questo libro, io di Linux sapevo poco e niente (e anche adesso vado maluccio).

In questo caso, però, la mia ignoranza è stata un vantaggio, perché mi ha reso facile immedesimarmi nei panni e nei dubbi di chi lascia Windows per entrare in Linux.

Consideratemi quindi non un esperto, ma un semplice apripista: uno che ha già percorso il sentiero sul quale vorreste inerpicarvi e ha lasciato, strada facendo, un po' di istruzioni e di avvisi di pericolo per chi verrà dopo di lui.

Ma non temete che questo libro sia farcito d'incompetenza: l'ho scritto con il supporto di chi poteva guidarmi nella scoperta di Linux. Mi riferisco in particolare a Roberto Odoardi, che tutti conoscono come Odo ed è il coautore per la parte tecnica (o, più propriamente, il mio spirito-guida). In più ci sono centinaia di utenti di Windows e di Linux che hanno partecipato via Internet alla stesura del testo, rivedendolo e criticandolo senza pietà.
 

Chi è Odo?

Spesso gli informatici attingono alla fantascienza per i loro pseudonimi. Se siete seguaci di Star Trek e in particolare della serie Deep Space Nine, saprete che Odo è il nome di un alieno mutaforma che ricopre il ruolo di supervisore della sicurezza a bordo della stazione spaziale di frontiera che dà il nome alla serie.

Tuttavia questa omonimia è involontaria: l'Odo che ha collaborato a questo libro si faceva chiamare così ben prima dell'esordio di Deep Space Nine. Il fatto che entrambi gli Odo si occupino professionalmente di sicurezza non fa che rendere più intrigante e calzante la coincidenza.

Migrare senza smettere di lavorare

Questo è un manuale per chi non ha tempo da perdere e non possiede computer in sovrabbondanza. So che molti di voi hanno un solo computer e lo usano per lavoro, e non possono permettersi il lusso di fermare la propria attività e bloccare il proprio computer per giorni e giorni mentre tolgono Windows e poi installano e imparano Linux.

Pertanto i capitoli sono articolati per compartimenti stagni, da aprire una alla volta e in sequenza quando avete tempo, e la migrazione è studiata in modo da far coesistere Windows e Linux su un medesimo computer. Al termine di ogni capitolo vi troverete sempre e comunque con la parte Windows del vostro computer perfettamente intatta, per cui potrete proseguire la migrazione in modo graduale e soltanto quando vi sentite padroni della situazione.

Questo non è un libro di religione

Sarò sincero: per me Linux è uno strumento, non un fine. Non mi interessa Linux in sé: per me è solo un taxi elegante che mi serve per andare dove voglio andare. Spesso chi usa Linux assume un atteggiamento da evangelizzatore, quasi avesse avuto in dono la Verità e fosse suo preciso dovere catechizzare dall'alto in basso i miscredenti che ancora usano Windows. Ma io non sono un fondamentalista digitale.

(Odo dissente scuotendo vigorosamente il capo. Per lui, dice, questo è un libro di religione).

Per me, il motivo dell'adozione di Linux non è stato né il tifo né la partigianeria anti-Microsoft, ma semplicemente il desiderio di trovare un modo per lavorare meglio con il computer, liberandomi dalla schiavitù dei continui costi, collassi, aggiornamenti e rappezzamenti del sistema operativo cui ci ha assuefatti Microsoft.

Visto che io col computer mi guadagno da vivere, ho bisogno di soluzioni stabili e sicure e di spendere il meno possibile in software e hardware, e Linux è un ingrediente fondamentale di queste soluzioni. Ma non ho intenzione di abbandonare Windows per ripicca: lo userò se e quando mi serve.

Per cui non preoccupatevi: non nasconderò, facendo finta di niente, le difficoltà e le magagne che affliggono Linux. Se c'è qualche magagna o qualcosa che non trovo giusto o sensato, lo dirò, sia per Windows sia per Linux.

Siete pronti per questo libro?

Ho cercato di scrivere questo libro guardandomi allo specchio, cioè dal punto di vista dell'utente medio di Windows. Sono quindi partito da alcuni presupposti fondamentali:

La conoscenza di un po' di inglese e la dimestichezza con il mondo DOS naturalmente non guastano, visto che molte parti di Linux sono redatte in inglese (o in qualcosa che vorrebbe assomigliargli) e che spesso il modo più veloce per comandare Linux è visivamente simile al DOS: niente grafica, ma soltanto schermate quasi vuote in cui digitare comandi (se non sapete cos'è il DOS, non preoccupatevi: non è indispensabile).

A parte questo, due requisiti fondamentali sono la curiosità e la determinazione.

Il vostro computer è pronto per questo libro?

Le procedure, le situazioni e gli esempi che troverete descritti in questo libro sono concepiti per funzionare su un normale computer fisso di media categoria e abbastanza recente; in altre parole, su una macchina che ha grosso modo queste caratteristiche:

Questi sono requisiti minimi: se avete due dischi rigidi, o centinaia di megabyte di memoria RAM, o se avete altri accessori (scanner, stampanti, telecamere digitali, porte USB, schede di rete, eccetera), non daranno fastidio, anzi: tutt'altro. Troverete maggiori dettagli nel Capitolo 7 (Windows: controlli preliminari).

Una cosa che mi permetto di consigliarvi è l'acquisto di un mouse a tre tasti, se non l'avete già. Con quello che costano oggi i mouse, e considerato che il mouse che avete probabilmente è decrepito e funziona a singhiozzo a causa dello sporco che inevitabilmente si intrufola dentro questi aggeggi, vale decisamente la pena di cambiarlo in favore di un modello a tre tasti (con o senza rotelline di scorrimento). Linux sfrutta massicciamente il terzo tasto, che vi consente davvero di velocizzare moltissimo il lavoro.

Perché ho specificato computer "fisso"? I computer portatili non possono usare Linux? Tutt'altro. In realtà vanno benissimo: tant'è vero che quello su cui ho scritto questo libro funziona egregiamente sotto Linux. Il problema è che ogni computer portatile ha accessori e componenti piuttosto insoliti e personalizzati (schermi, schede video, mouse o touchpad, modem) che possono complicare notevolmente l'installazione di Linux e metterla al di fuori della portata del principiante.

Insomma, installare Linux su un computer portatile si può, e lo fanno in tanti (c'è persino un sito Internet dedicato a Linux sui laptop). Ma siccome è più difficile, è meglio cimentarsi nell'impresa dopo aver preso dimestichezza con la faccenda in condizioni più facili, cioè su un computer fisso.

Di quale Windows stiamo parlando?

Questo libro è dedicato alle versioni di Windows per il singolo utente o per la singola workstation, cioè quelle che si acquistano normalmente insieme al personal computer. Non è dedicato alle versioni di Windows destinate alla gestione di reti locali o di gruppi di utenti.

Pertanto copre la migrazione verso Linux dalle varie versioni di Windows 95, Windows 98, Windows 98 Seconda Edizione e Windows ME, e non tratta quella da Windows NT e Windows 2000. Se non indico diversamente, quando scrivo Windows in questo testo intendo riferirmi a queste versioni monoutente.

Di quale Linux stiamo parlando?

Questo libro è dedicato principalmente a una distribuzione specifica di Linux (la Red Hat 7.0), all'interfaccia grafica KDE e a un particolare pacchetto di applicazioni per ufficio (StarOffice 5.2) per il semplice motivo che sia io, sia Odo li abbiamo trovati i più adatti a rimpiazzare Windows e Office.

Né io né Odo siamo stati incentivati economicamente a fare questa scelta dalle rispettive aziende distributrici. Se tuttavia dette aziende desiderano ringraziarci a posteriori, per me va benissimo una Ferrari 512BB di qualsiasi colore purché rossa. A Odo, che abita in periferia, va altrettanto bene un appartamento in centro oppure una villetta in campagna, purché dotata di connessione Internet in fibra ottica. Gli spiriti guida non disdegnano i confort materiali.

Alla cortese attenzione degli avvocati Microsoft

Questo libro parla male di Microsoft Windows, Microsoft Office e altri prodotti Microsoft. Lo fa sulla base di documenti e prove autorevoli, ma ne parla male.

Se desiderate che io smetta di dire cose che possono ledere i profitti di Microsoft, ci sono due soluzioni:

  1. Microsoft scriva del software migliore.

  2. Offritemi ingenti somme di denaro. Sono facilmente corruttibile (io sì, Odo no).

Pubblicazione online

Il rischio di fare libri su Linux, attingendo inevitabilmente al sapere delle comunità Linux italiane e internazionali, è di essere visti come sfruttatori delle loro fatiche. Loro tribolano, scrivono documentazioni bellissime; noi le utilizziamo e ci guadagniamo. Non è bello.

È per questo che questo testo viene pubblicato non soltanto su carta ma anche su Internet (gratuitamente) presso http://www.attivissimo.net. In questo modo entra a far parte della documentazione online di Linux e quindi Odo e io restituiamo alle comunità Linux qualcosa in cambio di ciò che ci hanno dato. Se comunque volete acquistare la versione su carta, ad esempio perché trovate che il formato elettronico è poco pratico e maneggevole, non saremo certo noi a vietarvelo. Anzi, il nostro editore ci conta. Indovinate perché.

Ringraziamenti

Questo libro è stato sviluppato in pubblico: le sue bozze sono state man mano pubblicate su Internet e hanno ricevuto l'apporto costruttivo e critico di tanti utenti. A tutti va la nostra riconoscenza per aver reso questo libro molto più efficace e sensato di quanto saremmo riusciti a fare da soli.

Da parte mia, ho inoltre un debito speciale di gratitudine con alcune persone che hanno dato a questo libro un contributo magari piccolo in sé ma fondamentale per farlo uscire dalle secche in cui l'ho fatto maldestramente arenare tante volte:

Odo invece è riconoscente verso:

Avvertenze

Le procedure descritte in questo libro sono state tutte collaudate personalmente, sia da me, sia da Odo, su un notevole numero di computer piuttosto eterogenei (definire "eterogenei" certi computer assemblati da Odo è senz'altro un eufemismo, ma lasciamo stare).

Questo non vuol dire che funzioneranno sicuramente sul vostro computer: significa semplicemente che funzionano sui miei e su quelli di Odo e pertanto probabilmente anche sul vostro. Poiché non esistono due computer o due installazioni software identiche, non possiamo permetterci di garantirvi di più.

Molti dei procedimenti descritti in queste pagine possono mettere a serio repentaglio il funzionamento stabile del vostro computer e dei vostri sistemi operativi oppure causare la perdita dei vostri dati.

Prima di ogni procedimento, eseguite sempre almeno una copia integrale di backup dei vostri dati e della configurazione di Windows e Linux. Dopo ogni procedimento, verificate approfonditamente il funzionamento del vostro computer e dei vostri sistema operativi prima di riprendere a utilizzarli per lavorare.

Creare con cadenza frequente e regolare copie di sicurezza dei vostri dati e del vostro software dovrebbe già far parte del vostro modo di operare (in caso contrario, vi piace vivere pericolosamente, oppure non avete niente da perdere). Per tutto il periodo in cui effettuate la migrazione, dovreste aumentare questa cadenza e maggiorare le dimensioni del vostro archivio storico di copie di sicurezza dei vostri dati.

Gran parte dei programmi descritti e citati qui è distribuita gratuitamente e contiene avvertenze analoghe. Proprio perché gli autori di questi programmi non ne traggono alcun guadagno, non si possono permettere di garantirne formalmente il funzionamento: basterebbe una sola causa legale per ridurli sul lastrico. Se tutti gli autori di software fossero tenuti a garantire legalmente le loro creazioni, nessuno scriverebbe software gratuito.

Qui non troverete pubblicità occulta. Nessuno dei programmi commerciali citati è stato scelto perché il produttore ci ha pagato per farlo. Anzi, il software non gratuito l'abbiamo pagato di tasca nostra io e Odo. Questo ci ha consentito di scegliere liberamente quali programmi descrivere e consigliare.
 

Questo libro è distribuito gratuitamente su Internet senza alcuna protezione contro le alterazioni. Se volete essere sicuri di averne la versione aggiornata, visitate il sito http://www.attivissimo.net.


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