Ogni nodo di rete deve possedere un suo specifico indirizzo IP, inoltre tutti i nodi della stessa rete logica devono avere la stessa maschera di rete.
In una rete completamente separata dall'Internet, l'amministratore di rete puo' decidere autonaomamente quali indirizzi IP assegnare ai nodi di rete amministrati.
In collegamento con l'Internet occorre ottenere per ogni nodo visibile un indirizzo IP univoco a livello mondiale. Al giorno d'oggi l'attribuzione indirizzi avviene a piu' stadi.
Grossi enti o aziende appartenenti alla Internet Society riservano, a pagamento, grossi intervalli contigui di indirizzi IP. Questi enti subaffittano porzioni del loro spazio di indirizzi ad aziende consociate e distributrici, le quali a loro volta possono subaffittarne porzioni piu' piccole ad ulteriori ditte.
Il cliente finale affitta da un Internet Access Provider (IAP) una sezione di indirizzi IP per la propria ditta, tipicamente un minimo di 16 o 32, con contratto annuale e/o rinnovabile. E' da notare che se il cliente cambia fornitore IAP si trova spesso nella necessita' di rinumerare tutti o parte dei propri nodi, a seconda che possieda o no una Intranet.
Alternativamente l'utente finale singolo che ottiene un contratto di accesso a Internet tramite una IAP non riceve un indirizzo IP fisso. All'atto del collegamento con la IAP, nel momento in cui l'utente accede a Internet, un server della IAP gli attribuisce un indirizzo IP temporaneo e casuale, per la durata della sessione di collegamento, preso da un pool di indirizzi appartenenti alla IAP.
Questa attribuzione dinamica di indirizzi e' la norma per i collegamenti su linea telefonica commutata, e viene eseguita con il protocollo DHCP - Dynamic Host Configuration Protocol.
Tale protocollo e' usabile anche all'interno di una ditta che abbia affittato un numero di protocolli inferiore al suo numero totale di nodi, ma sufficiente per il numero di nodi che si collegano in un istante qualsiasi.