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Informazione a domicilio (le tecnologie push)

Qualche anno fa, l'espressione information push era divenuta popolarissima fra gli 'addetti ai lavori' della rete. Oggi - forse a ragione - se ne parla molto meno; eppure, la tecnologia dell'information push non è affatto scomparsa: al contrario, forse solo adesso si comincia ad avere un'idea un po' più chiara di quali siano i campi in cui può rivelarsi uno strumento prezioso, e quali siano invece quelli in cui si rivela poco funzionale o fastidiosamente invasiva. Ma prima di tutto: di cosa si tratta, esattamente?

Per certi versi, la tecnologia dell'information push fa fare a Internet un salto concettuale verso il passato. L'idea, infatti, è quella di sostituire (o almeno affiancare) all'utente-navigatore, impegnato a cercare in rete l'informazione che lo interessa, un utente-spettatore, che dopo aver individuato e indicato con precisione i propri settori di interesse e i fornitori di informazione dai quali desidera ricevere notizie, si limiterà a 'sintonizzarsi', quando lo desidera, sul flusso informativo automaticamente creato per lui. Non è un caso che molti fra i servizi di information push siano organizzati secondo la metafora dei canali radio o televisivi, e che alcuni dei programmi 'client' destinati alla ricezione di questi canali siano stati denominati 'tuner', sintonizzatori.

Se la metafora è vecchia, le possibilità connesse all'apertura su Internet di 'canali informativi' di questo tipo sono notevolissime. È bene rendersi conto, però, che si tratta di un campo nel quale gli interessi sono soprattutto di tipo commerciale. Supponiamo infatti di essere una società interessata a promuovere (e magari anche a vendere) i propri prodotti attraverso Internet. Sicuramente inseriremo in rete un nostro sito, completo di 'catalogo' e dettagliata presentazione di quello che vendiamo (dai beni fisici ai servizi, dal software all'editoria). Se siamo intraprendenti, potremo poi creare una lista di distribuzione postale alla quale le persone interessate potranno iscriversi, e attraverso la quale forniremo notizie sulle novità, sulle offerte speciali, e così via. A meno che l'uso di HTML nella preparazione della posta elettronica non si diffonda molto più di quanto non accada attualmente, i nostri messaggi saranno però limitati all'uso del testo scritto. Si tratterà spesso, in sostanza, di 'inviti' a visitare il nostro sito per vedere più da vicino le novità che vi si trovano. Ma sarà poi l'utente a dover navigare fino a noi, se vuole effettivamente vedere le immagini dei nostri prodotti, o compilare un buono d'ordine.

La tecnologia dell'information push cambia questa situazione. Un utente interessato, infatti, potrà inserire il nostro canale informativo fra quelli da tenere aggiornati, e sui quali 'sintonizzarsi' in caso di novità. E sintonizzandosi (una procedura che naturalmente dal canto nostro tenderemo a rendere il più automatica possibile) potrà ricevere informazioni testuali ma anche immagini, audio, video. Il nostro stesso sito potrà, volendo, trasformarsi in un 'canale', e le sue pagine in 'trasmissioni', in grado di essere ricevute automaticamente da parte degli utenti che avremo convinto a seguirle.

Va da sé che la nostra ipotetica società dovrà presentare il proprio canale in modo appetibile: sarebbero in pochi a sintonizzarsi su pura pubblicità. Ecco allora che, pur nascendo con scopi commerciali, il canale si presenterà probabilmente come un servizio informativo, capace di accompagnare le informazioni più direttamente commerciali con 'valore aggiunto' appetibile per i potenziali clienti.

Bene, l'immagine che abbiamo presentato finora è un'immagine forse un po' cinica ed esageratamente commerciale dell'information push - ma a nostro avviso è quella che spiega l'enorme interesse e i grossi investimenti che molte società stanno facendo in questo campo. Non è un caso, del resto, che la società che è stata per molti anni il leader riconosciuto nel settore dell'information push, la Pointcast, sia stata acquistata nel maggio 1999 da Ewallet, una azienda specializzata nel commercio elettronico.

Se ci si fermasse agli usi commerciali, i dubbi sui meriti reali di questa evoluzione - o involuzione - di Internet sarebbero probabilmente del tutto giustificati. E, ci azzardiamo a sperare, la diffidenza con la quale il 'popolo della rete' ha indubbiamente guardato i primi esperimenti di information push può essere stata determinata proprio dal prevalere di iniziative commerciali o semi-commerciali.

Come tutte le medaglie, però, anche questa ha una seconda faccia. L'information push, infatti, è uno strumento che può essere usato non solo per la diffusione di informazione strettamente commerciale, ma per la diffusione di informazione tout court. Se siamo appassionati di scacchi, un apposito 'canale' potrà trasmetterci l'andamento di un torneo o del campionato del mondo, se ci interessano le quotazioni di borsa potremo seguirle, in tempo reale, magari in un angolo del nostro computer (e quest'ultima possibilità è stata naturalmente fra le prime ad essere esplorata). Un giornale, un'agenzia di notizie, un canale radio o televisivo possono usare questa tecnologia per creare 'notiziari in rete' capaci di aggiornarsi automaticamente, e magari di richiamare la nostra attenzione in caso di 'breaking news', di notizie importanti e improvvise. E si aprono nuovi spazi per canali informativi nati nella rete e per la rete, che non abbiano alle spalle iniziative editoriali o radiotelevisive nel mondo fisico - e magari neanche grandi capitali.

Insomma, i confini fra informazione commerciale e informazione non commerciale sono labili, ma indubbiamente l'information push può essere usata per scopi interessanti anche per l'utente, e non solo per l'emittente. Come succede per molte cose nella vita, probabilmente dovremo accettare entrambe le facce della medaglia: quella più commerciale, e quella più interessante. Resterà nostro compito evitare di trasformarci, anche su Internet, in spettatori passivi, privilegiare i programmi e i canali informativi che offrono maggiori possibilità di personalizzazione e di scelta, 'pesare' e valutare adeguatamente le informazioni che ci arrivano, e soprattutto imparare ad appropriarci degli strumenti di comunicazione disponibili, diventare soggetti attivi, e non solo passivi, dello scambio comunicativo.

Nel frattempo, tanto per avere un'idea del tipo di informazione ora disponibile attraverso questo strumento, citiamo un po' a casaccio, basandoci sui vari programmi esistenti: ci sono notizie di agenzia (CNN e Reuters), notizie di borsa, con le quotazioni aggiornate in tempo (quasi) reale, lanci e articoli di una serie di giornali locali e nazionali (fra i quali cominciano ad affacciarsi anche operatori italiani), notizie sportive, oroscopi, previsioni e cartine del tempo 'localizzate' (è possibile ricevere solo quelle relative alla propria località di residenza), recensioni di film (e, per alcune città americane, indicazione dei programmi di cinema e teatri), recensioni e informazioni sull'uscita di software per computer, informazioni e comunicati stampa da una serie di aziende del settore informatico, e addirittura... il fumetto del giorno, e notizie sul livello della neve in alcune località sciistiche.

Un'ultima considerazione, prima di esaminare un po' più da vicino alcuni dei programmi client esistenti per l'information push. Una tecnologia di questo tipo si basa sulla premessa che l'utente abbia un collegamento a Internet permanente, o almeno usato in maniera assidua e con connessioni di una certa durata. Solo a queste condizioni, infatti, il flusso informativo garantito dall'uso di 'sintonizzatori' quali quelli che stiamo per considerare può essere significativo e non occasionale. Il fatto stesso che l'intero mercato informatico scommetta su questo sviluppo ci dice qualcosa sull'importanza che avrà Internet per le nostre vite, in un futuro non troppo lontano.

Alcuni programmi client

PointCast

Nel campo dell'information push, l'onore e l'onere dei pionieri spetta - come accade spesso nel mondo di Internet - a una piccola software house, la PointCast. La nascita di PointCast Network risale al 1995, ma il programma ha iniziato effettivamente a diffondersi nel 1996, coronando l'anno con l'accordo, siglato a dicembre, fra la PointCast e la Microsoft. Nel maggio 1999, come abbiamo accennato, la PointCast è stata acquistata da una società di commercio elettronico, la Ewallet, e la fusione delle due aziende ha portato alla costituzione di una nuova società denominata Entrypoint. Entrypoint ha realizzato un proprio programma di information push, molto più agile - ma anche molto meno ambizioso - di quello sviluppato originariamente dalla PointCast. Dato che Entrypoint ha dichiarato comunque di voler continuare il lavoro di sviluppo e di distribuzione di contenuti relativa a PointCast, ci occuperemo prima di tutto di quest'ultimo programma, il cui nome è stato a lungo quasi sinonimo di information push.

L'idea di base è quella di costituire una rete (PointCast Network) di fornitori di informazione, o 'content provider', che utilizzando uno speciale programma server possano trasmettere contenuti informativi a tutti gli utenti Internet che dispongano di un apposito programma di ricezione (in grado di individuare i server PointCast e collegarvisi) e che siano interessati a ricevere tali contenuti.

L'ultima versione del programma client, quello destinato agli utenti 'lettori' e non emittenti di informazione, è, al momento in cui scriviamo, la 2.6 per Windows 95/98/2000 (del programma esisteva anche una versione Macintosh, che però è stata abbandonata dalla Pointcast nel dicembre 1998); la si può scaricare gratuitamente in rete alla URL http://www.pointcast.com/download o attraverso depositi di programmi shareware come il già più volte ricordato TuCows. L'interfaccia è di uso semplice e di costruzione accattivante. Potete vederla nell'immagine 71.


figura 71: Informazioni a domicilio: PointCast 2.6

Sulla sinistra dello schermo sono disposti una serie di pulsanti: quelli della sezione più alta permettono di scorrere i vari canali che abbiamo scelto di ricevere. Nell'immagine, è selezionato il canale CNN Interactive, che distribuisce informazioni ad aggiornamento continuo, le stesse reperibili sul sito http://www.cnn.com. A loro volta questi canali possono essere suddivisi in sottosettori (o programmi), che possono essere selezionati attraverso la finestra in alto a sinistra del riquadro principale (nel nostro esempio è selezionato 'Top Stories'), la stessa che permette di selezionare le singole notizie.

La notizia vera e propria appare nella sezione inferiore della finestra principale, e può essere ingrandita a tutto schermo attraverso un doppio click sulla sua banda superiore. Quanto al riquadro in alto a destra, pochi dubbi al riguardo: poteva infatti mancare una finestra pubblicitaria? Le immagini e i testi che vi appaiono vengono anch'essi aggiornati automaticamente, e costituiscono una delle forme tecnicamente più innovative (ma non necessariamente una delle più gradite) di pubblicità attraverso la rete. L'immagine pubblicitaria è 'attiva': un click del mouse su di essa aprirà automaticamente il nostro browser e ci porterà al sito della società in questione. A proposito dei moduli pubblicitari di PointCast: indovinate qual è la prima cosa ad essere aggiornata nel corso di ogni collegamento? Se ritenete siano le ultime notizie, e non la pubblicità, complimenti per il vostro idealismo... ma disgraziatamente avete torto.

Torniamo alla barra dei pulsanti, sulla sinistra: sotto i pulsanti dei canali, troviamo quelli che servono a fermare ('Stop') o a lanciare ('Update All') la procedura di aggiornamento delle notizie, a scegliere quali canali e quali programmi ci interessa ricevere ('Personalize'), a lanciare la modalità 'screen-saver' a tutto schermo o la striscia informativa scorrevole (il cosiddetto Ticker; entrambe queste opzioni possono essere attivate attraverso il pulsante 'View'), il pulsante per la stampa della notizia corrente ('Print'), l'immancabile pulsante di help e infine 'Internet', un pulsante che ha la funzione di lanciare il browser associato (dopo l'accordo con la Microsoft, Pointcast sembra avere in questo campo una decisa preferenza per Internet Explorer).

Un'attenzione particolare merita la già ricordata modalità screen-saver: una volta attivata, il programma passa a schermo intero, con una grafica colorata in cui si alternano sequenzialmente tutte le notizie e le informazioni raccolte. Il modulo screen-saver di PointCast può anche essere sostituito allo screen-saver di Windows, in modo da lanciare automaticamente la visualizzazione delle notizie dopo un certo periodo di inattività del computer.

Una tendenza interessante di PointCast Network è quella alla 'nazionalizzazione' delle notizie: nel momento in cui scriviamo, esistono già diverse versioni nazionali del programma (anche se per ora non una versione italiana), con una serie di canali informativi specifici, ed esistono un canale CNN in francese e un canale in spagnolo. Come vedremo, altri programmi di information push, e in particolare quello collegato a Internet Explorer, permettono di includere fra i canali da seguire previsioni del tempo e notizie locali relative anche al nostro paese.

Pagine ad aggiornamento automatico e canali in Explorer 5

Internet Explorer 5 fornisce ai propri utenti due tecnologie connesse con l'information push (o, per usare la terminologia preferita dalla casa di Redmond, l'information delivery; un altro termine molto usato al riguardo è quello di webcasting): le pagine ad aggiornamento automatico o 'subscriptions' e i 'canali' o 'channels'. Vediamo di capire di cosa si tratta.

Come suggerisce il nome, l'aggiornamento automatico rappresenta un meccanismo per scaricare automaticamente e a intervalli prefissati le pagine di uno o più siti Web. Naturalmente vengono scaricate solo le pagine di volta in volta cambiate, in modo da evitare di ricevere più volte (occupando tempo di collegamento e banda passante) pagine del tutto identiche. È possibile 'abbonarsi' alle pagine Web aggiungendole ai bookmark attraverso il menu 'Preferiti', selezionando l'opzione 'Aggiungi a preferiti'. Ci verrà chiesto se vogliamo solo aggiungere la pagina all'elenco dei siti preferiti, o se vogliamo renderla disponibile in modalità non in linea; se selezioniamo anche quest'ultima possibilità, potremo indicare ad Explorer (attraverso il pulsante 'Personalizza') se vogliamo rendere disponibili anche le ulteriori pagine alle quali la pagina in questione rimanda, e il numero di livelli di pagine da scaricare. In sostanza, possiamo creare una sorta di 'replica' locale della pagina, dei suoi collegamenti, e se vogliamo, dei collegamenti ai collegamenti, stabilendo con quale 'profondità' effettuare lo scaricamento automatico del sito (tenete presente che - soprattutto nel caso di pagine complesse - l'aumento della profondità può richiedere molto tempo e notevole spazio sul vostro disco rigido: è dunque sconsigliabile impostare una profondità superiore a 1 o al massimo 2 livelli). Proseguendo nella procedura di personalizzazione, ci verrà anche richiesto quale intervallo di tempo far passare fra i controlli degli eventuali cambiamenti della pagina sul server remoto. Se la pagina prevede un accesso attraverso password, è possibile impostare i relativi dati. Le icone che rappresentano le pagine alle quali siamo abbonati sono raccolte in una apposita cartella - denominata 'Aggiornamento automatico' all'interno del menu 'Preferiti': con un click del tasto destro del mouse sulle pagine che vi sono comprese, scegliendo la voce 'Proprietà', è possibile modificare tutti i relativi parametri di 'abbonamento' e addirittura, attraverso la scheda 'Download', chiedere di essere informati con un messaggio di posta elettronica degli eventuali aggiornamenti della pagina.


figura 72: In Explorer 5, l'opzione 'Aggiungi a preferiti' consente di impostare l'aggiornamento automatico di una pagina, rendendola disponibile in modalità non in linea; il pulsante 'Personalizza' consente di impostare i relativi parametri

Ma la vera tecnologia di information push introdotta dalla Microsoft è quella degli 'Active Channels'. Vi si accede direttamente dal browser, attraverso la cartella 'Canali' del menu 'Preferiti'; in alternativa, è possibile usare il piccolo pulsante con l'icona di un'antenna parabolica che Explorer installa automaticamente sulla barra di stato, accanto al familiare pulsante di Avvio. È anche possibile 'appoggiare' sull'active desktop di Windows una barra dei canali, che contiene pulsanti per l'accesso immediato ai canali che ci interessano.


figura 73: Explorer 5 aperto sul canale Raicast, con accanto l'elenco di alcuni canali italiani

L'accesso al canale avviene attraverso Explorer, ma essendo gestito attraverso i controlli ActiveX, un canale non si presenta necessariamente come una normale pagina Web. Chi gestisce il canale può infatti decidere le dimensioni della finestra da aprire, e il tipo di contenuto multimediale da includervi. Basti pensare ai canali forniti dalla RAI attraverso il servizio Raicast: è possibile ad esempio 'abbonarsi' (in maniera naturalmente gratuita) al canale del GR1: in questo caso, una simpatica sigla musicale ci avvertirà del momento della messa in onda del giornale radio (calcolato attraverso l'orologio interno del computer, che deve quindi essere regolato con esattezza); volendo, potremo ascoltarne le notizie come flusso di dati audio in tecnologia Real Audio (ce ne occupiamo a fondo nella sezione di questo libro dedicata allo streaming audio e video). L'utente, che deve disporre dell'apposito plug-in Real Audio e naturalmente di un computer dotato di scheda sonora e casse acustiche, potrà così ascoltare in diretta il giornale radio attraverso il proprio computer. Sempre attraverso i canali Raicast è possibile anche l'accesso automatico alle notizie del televideo, aggiornate in tempo reale e presentate attraverso una piccola finestra dotata di striscia scorrevole. Fra i canali italiani già disponibili, ricordiamo anche quelli di Repubblica e del Sole 24 Ore (che presentano, in forma molto più tradizionale, una pagina con le ultime notizie), Notizia.it (un notiziario on-line che dedica particolare attenzione al mondo della rete), Virgilio, e l'agenzia di notizie ADN Kronos (che permette di ricevere in una sottile finestra da posizionare ovunque sullo schermo le ultime notizie di agenzia).


figura 74: Il televideo RAI come canale Active Channel

L'aspetto forse più interessante dei canali Microsoft è la già ricordata possibilità di includerne alcuni nell'active desktop, ovverosia nello sfondo di Windows 95/98/2000 (Windows 95 non dispone automaticamente dell'active desktop, che viene tuttavia installato al momento dell'installazione di Explorer 4 o di Explorer 5). In questo caso, avremo in ogni momento a disposizione il contenuto informativo dei canali ai quali ci siamo abbonati. Per includere o escludere canali dal desktop si può utilizzare la schermata di proprietà del desktop, alla quale si arriva facendo click col tasto destro del mouse su un qualunque punto 'vuoto' del desktop stesso e scegliendo la voce 'proprietà'. Va poi scelta la scheda 'Web', al cui interno troveremo l'elenco dei canali inclusi nel desktop, dei quali potremo anche modificare direttamente le proprietà.

I siti che offrono canali per Explorer lo dichiarano in genere attraverso un apposito logo, presente all'interno delle loro pagine Web: blu nel caso di un canale 'normale', arancione nel caso di un canale ricevibile attraverso un elemento active desktop. Se desideriamo aggiungere il canale a quelli disponibili sul nostro computer, basterà un click sul relativo logo.


figura 75: I due simboli utilizzati sui siti Internet che offrono canali push per Internet Explorer

In-box Direct: l'information push di Netscape

Nel 1997 Netscape aveva rilasciato uno strumento di information push denominato Netcaster, che si proponeva di competere con gli active channels di casa Microsoft. Netcaster, tuttavia, non sembra aver avuto un particolare successo: un po' perché, come si è già accennato, le tecnologie di information push non hanno avuto quella diffusione immediata e generalizzata che qualcuno si aspettava, un po' perché la 'guerra dei browser' con la Microsoft ha indubbiamente visto Netscape in posizioni sempre più difensive. Le ultime versioni di Netscape non fanno dunque più cenno a Netcaster, e la sola tecnologia di information push messa a disposizione dalla Netscape è basata sull'uso della posta elettronica in HTML, che, ricordiamo, Netscape Messenger è in grado di visualizzare. È così possibile abbonarsi a quelle che sono in sostanza delle buone vecchie liste di distribuzione postale, i cui messaggi arrivano tuttavia in HTML, e possono quindi includere contenuto multimediale. La Netscape ha ribattezzato 'In-box direct' questa tecnologia, e fornisce una lista delle 'pubblicazioni' ricevibili via posta elettronica in formato HTML alla URL http://form.netscape.com/ibd/. La cartella 'Channels' che si trova sulla 'Personal toolbar' di Netscape (in genere visualizzata subito sotto la barra degli indirizzi) si riferisce in realtà a una serie di pagine Internet ospitate sul sito della Netscape (ribattezzato nel 1998 'Netcenter'), e non ha dunque nulla a che fare con l'omonima tecnologia Microsoft.

Altri programmi client

Se Netscape sembra avere in un certo senso 'abbandonato il campo' dell'information push, molte altre piccole società si sono affacciate nel settore, con prodotti specifici che sembrano aver individuato le nicchie di utenza più interessate a questa tecnologia. Troviamo così programmi destinati al controllo continuo delle quotazioni di borsa e delle notizie provenienti dai mercati finanziari, o al monitoraggio delle condizioni del tempo. Non mancano, comunque, programmi destinati a seguire un ventaglio più ampio di notizie: si tratta in genere di strumenti altamente personalizzabili, in modo che gli utenti possano seguire solo le novità relative ai settori di loro specifico interesse.

Fra i programmi di carattere generale troviamo il già ricordato Entrypoint, che nasce con alle spalle un genitore illustre come la Pointcast. Entrypoint può essere scaricato dal sito http://www.entrypoint.com, o da un qualunque mirror TuCows, e - come molti altri programmi del genere - si presenta come una sottile striscia (ticker) sulla quale scorrono i titoli delle notizie. Un click sul titolo che interessa provoca l'apertura automatica del browser su una pagina Internet che riporta il testo completo della notizia. Il programma può essere personalizzando scegliendo fra una trentina di categorie le tipologie di informazione che interessano maggiormente l'utente. Grazie all'eredità di Pointcast, Entrypoint garantisce un buon numero di fornitori di informazione, fra i quali si segnala in particolare l'agenzia Reuters. Il programma è totalmente gratuito, anche se non è troppo difficile capire che tipo di ritorno economico si aspettino i suoi creatori: il primo fra i pulsanti disponibili, infatti, permette l'installazione automatica del programma Ewallet per la gestione delle carte di credito negli acquisti in rete, e il secondo apre il browser su una lista di negozi consigliati.

Fra gli altri programmi di information push, meritano una segnalazione Desktop News, che mette anch'esso a disposizione un notiziario aggiornato periodicamente, sotto forma di una barra scorrevole particolarmente ben studiata (http://www.desktopnews.com), e che ha distribuito nel giugno 1999 l'ultima release della versione 1.1; l'agile My Yahoo! (fermo alla versione 1.8 del gennaio 1998), sviluppato con la collaborazione dell'omonima società che gestisce il popolare indice del Web e particolarmente orientato alle notizie dai mercati finanziari (http://www.netcontrols.com); WorldFlash, giunto alla versione 1.5, aggiornato attraverso le notizie di un vasto numero di agenzie, di riviste e di quotidiani internazionali, che ha l'interessante capacità di includere in tempo reale, fra le informazioni visualizzate sulla propria barra scorrevole, anche le intestazioni dei nuovi messaggi di posta elettronica a noi diretti, controllando automaticamente fino a 8 diversi account (http://www.scroller.com). Una menzione particolare merita poi a nostro avviso News Alert, il minuscolo (pesa solo 53K) programma di information push offerto dalla MSNBC sul proprio sito (http://www.msnbc.com/toolkit.asp). La caratteristica interessante di questo programma - che si basa sul 'feed' di notizie dell'omonima rete televisiva - è l'estrema flessibilità di configurazione: è possibile così impostarlo per ricevere solo le notizie di maggior rilievo (le cosiddette 'breaking news'), e solo nei settori di nostro interesse. Opportunamente configurato, News Alert è assai poco intrusivo: rimane attivo in background, senza disturbare il nostro lavoro al computer, controlla periodicamente le nuove notizie disponibili, e si attiva solo in caso di notizie di estremo rilievo, visualizzando una finestra informativa con un sommario della notizia e il link alla sua trattazione completa sul sito MSNBC. Peccato solo che il concetto di 'breaking news' applicato dalle testate giornalistiche e televisive americane non sempre risponda ai nostri standard, e che il tempismo del 'lancio' sul sito MSNBC sia assai meno soddisfacente di quello di altri siti simili, ad esempio di quello della CNN.

Nel settore dell'information push dovrebbe entrare a fine 1999 anche uno dei principali motori di ricerca in rete, Altavista, con un proprio programma denominato MicroPortal: informazioni alla pagina http://www.microav.com.

Infine, meritano una segnalazione due programmi di information push per Mac: MacHeadlines (http://www.macalive.com/macheadlines/) e Backweb (http://www.backweb.com).



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