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YouTube Add-on per Kodi
In questa pagina gli appunti per installare l'add-on YouTube su Kodi 17.6. In effetti si tratta di installare due differenti add-on:
Il primo è un Cast V1 protocol server, in grado di ricevere comandi dall'app Youtube mobile e quindi mandare a tutto schermo un video proveniente dal sito YuoTube a seguito di un comando impartito dalla app sullo smartphone.
Il secondo add-on è un client della API YouTube che, previa registrazione di un account Google Youtube, interagisce con i servizi dello stesso consentendo di fare ricerche tra i canali, assistere a live, ecc. In ogni caso, una volta individuato il video da vedere, è necessario l'add-on tubecast per eseguirlo a tutto schermo.
Installazione
Per effettuare un'installazione controllata e replicabile si preferisce scaricare l'archivio zip dal repository kodi.tv e salvarlo sul filesystem locale di Kodi. Dalla pagina principale Add-ons ⇒ Search ⇒ Cancel ⇒ Install from zip file.
Add-on TubeCast
Una volta installato l'add-on, questo genera un codice univico per il pairing che verrà utilizzato dalla app mobile per riconoscere Kodi come dispositivo compatibile cast v1 protocol. L'add-on funziona solo se l'app Youtube continuerà a supportare tale protocollo.
Dopo aver individuato un video nell'app Youtube, si tocca l'icona Trasmetti a…; lo smartphone dovrebbe elencare tutti i dispositivi compatibili chromecast nella rete locale e quindi consentire di inviare il video al nostro Kodi. Il device Kodi viene presentato con il nome che è stato impostato in Settings ⇒ Service settings ⇒ Device name.
Add-on YouTube
Ottenere le credenziali Google
Per attivare tutte le funzionalità dell'Add-on è necessario registrarsi presso Google e ottenere le seguenti componenti:
- API key - Si tratta di un identificatore unico necessario per autenticare le richieste del nostro progetto rispetto alle API di Google. Viene utilizzato al fine di controllare i limiti di utilizzo ed eventualmente la contabilità del servizio. Abbiamo impostato come limitazioni della chiave Nessuna.
- Client ID - Rappresenta un browser o un device che si interfaccia con le API di Google. Nel nostro caso è l'add-on YouTube su Kodi. Se si installano diverse istanze dall'add-on (ad esempio su diversi apparati Kodi), si dovrebbero usare Client ID diversi. Si deve attivare un ID di tipo Applicazione Desktop.
- Client secret - Passowrd segreta associata al Client ID.
La procedura si avvia dalla pagina web https://console.developers.google.com/, nella scheda Credenziali. Cliccando il link Crea Credenziali si inizia creando una Chiave API con nessuna restrizione; eventualmente è possibile limitare la chiave ad utilizzare solo le YouTube Data API. Quindi si crea una ID client OAuth 2.0 di tipo Applicazione Desktop.
Quando avremo utilizzato l'add-on, nella Dashboard risulteranno le richieste YouTube Data API v3.
Configurare l'add-on
Digitare le lunghe sequenze ottenute da Google nell'interfaccia di Kodi, magari con un telecomando, è operazione molto scomoda; quindi nella schermata Settings ⇒ API dell'add-on si abilita l'utilizzo della chiave, ma senza digitarne i contenuti. Inseriremo direttamente le stringhe di testo nei file di configurazione; bisogna ovviamente entrare via SSH sul device e fermare il servizio Kodi, quindi editare i file:
- $HOME/.kodi/userdata/addon_data/plugin.video.youtube/settings.xml
- $HOME/.kodi/userdata/addon_data/plugin.video.youtube/api_keys.json
Sign-In: connettere il device all'account Google
Al primo avvio dell'add-on è necessario eseguire l'opzione Sign In del menu. In effetti tale operazione deve essere eseguita due volte, in entrambi i casi sullo schermo di Kodi viene visualizzato un codice che deve essere digitato per conferma nella pagina web https://google.com/device, avendo fatto login con il nostro account Google. Questa è la procedura prevista da Google che consente di associare un dispositivo al proprio account. Durante questa operazione il sito Google avvisa che Questa app non è stata verificata, cioè stiamo concedendo all'add-on la possibilità di accedere al nostro account, ma Google non si assume la responsabilità di ciò che la app potrà fare.